A Napoli, un sedicenne è morto nel tentativo di rapinare un carabiniere in borghese. Secondo le prime ricostruzioni, il militare avrebbe reagito sparando a Ugo Russo che è rimasto gravemente ferito perdendo la vita poco dopo, in ospedale. I parenti del ragazzo hanno devastato il pronto soccorso per la rabbia, causando la sospensione del servizio sanitario.

Muore nel tentativo di rapina: i familiari di Ugo Russo devastano l'ospedale

È successo a Napoli, nelle prime ore del mattino di oggi, 1° marzo: Ugo Russo, un ragazzo di 16 anni, ha tentato di rapinare un carabiniere di 23 anni, vestito in abiti borghesi.

Secondo una prima ricostruzione, il militare si trovava in macchina in compagnia della sua fidanzata in via Generale Orsini, nel quartiere Santa Lucia. Il giovane, in compagnia di un complice e con il volto travisato, avrebbe puntato una pistola contro il carabiniere per rubargli l'orologio che aveva al polso. Il militare, come ha spiegato agli inquirenti, ha reagito alla vista dell'arma, prendendo la sua pistola e sparando contro il rapinatore. Le condizioni di Ugo Russo sono apparse molto gravi sin dall'inizio e il ragazzo, ferito alla testa e al torace, è stato trasportato all'ospedale Vecchio Pellegrini. Ricoverato nel reparto di rianimazione, è deceduto poco dopo a causa delle funzioni vitali gravemente compromesse.

Il pronto soccorso della struttura ospedaliera è stato preso d'assalto da familiari e amici del ragazzo che, per la rabbia, hanno devastato macchinari, computer e presidi medici. I servizi sanitari sono stati momentaneamente sospesi a causa dei danni riscontrati e dell'assenza delle condizioni igienico-sanitarie idonee allo svolgimento delle normali attività.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato. Inoltre dopo la morte di Ugo Russo, sono stati sparati quattro colpi di pistola all'esterno della caserma di Pastrengo. In merito al fatto, sono stati avvistati due ragazzi in scooter che, probabilmente, hanno commesso il gesto in segno di protesta contro l'Arma, mentre all'interno della caserma erano stati portati alcune parenti del presunto complice del rapinatore minorenne.

Dalle indagini è emerso che la pistola del ragazzo era una replica

Le indagini sono condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando dei Carabinieri che hanno scoperto che l'arma del ragazzo era una riproduzione. Secondo quanto appurato dai militari, Ugo Russo avrebbe utilizzato una pistola finta, del tutto simile al modello Beretta 92. Il complice di Russo, un 17enne è stato ascoltato per diverse ore dagli inquirenti e per lui si valuta l'ipotesi di tentativo di rapina. Il carabiniere che ha sparato, invece, potrebbe essere indagato per eccesso colposo di legittima difesa.