La pandemia da Covid-19 è ancora in corso con tutto il carico di incertezze che la cosa comporta per parecchi settori produttivi e non, in primis quelli turistici. Gli operatori del settore si domandano infatti, adesso che l'estate si avvicina, come potranno accogliere i turisti, sempre che venga data ai cittadini piena libertà di movimento.
Le parole pronunciate il giorno di Pasqua dalla presidente dell'Unione Europea Ursula Von Der Leyen, che ha invitato ad aspettare per prenotare le ferie estive, preoccupano e non poco. Mentre qualcuno, per forza di volontà o voglia di non sopperire allo stato di crisi, sta già studiando l'ipotesi di inserire dei box di plexiglass tra gli ombrelloni in modo da garantire la stagione, il sindacato balneari si appella al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte perché emani un'ordinanza nazionale.
Il sindacato balneari chiede chiarezza al Governo Conte
In attesa di capire come si concretizzerà la fase 2, il sindacato balneari chiede dunque chiarezza al Governo Conte invocando un'ordinanza nazionale che stabilisca delle modalità uniche relative alla stagione per tutto il territorio nazionale: "Le soluzioni si possono trovare: dal distanziamento degli ombrelloni alla sanificazione delle attrezzature alla certificazione medica, ma ora è prematuro perché dobbiamo dare tempo agli scienziati di conoscere le dinamiche della malattia" ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari.
Nel frattempo qualcuno si sta comunque già attrezzando: al quotidiano La Repubblica, Claudio Ferrari, proprietario di una azienda di Serramazzoni, comune romagnolo in provincia di Modena, ha ad esempio raccontato di come abbia iniziato a progettare un sistema di fruizione delle spiagge.
La sua azienda sta in particolare mettendo a punto dei box trasparenti con pareti di plexiglass e profili in alluminio, di 4,5 metri per lato con un “accesso” da un metro e mezzo di ampiezza.
Al di là delle iniziative dei privati rimane molta l'incertezza nel settore e per questo si invoca un intervento governativo. Se si dovesse consentire di aprire la stagione estiva, a quali distanze dovranno esser collocati gli ombrelloni e i lettini?
Si dovrà stare in spiaggia con la mascherina oppure no, quali saranno i criteri di accesso alle spiagge? Per gli anziani, categorie potenzialmente più a rischio saranno prese delle misure di cautela particolari? I bar dei bagni potranno essere regolarmente operativi? E le aree di gioco per i bambini? Tantissimi sono gli interrogativi in essere, dubbi ben espressi da anche dalla Confcommercio: "Serve un'ordinanza nazionale del ministero della Salute che stabilisca modalità uniche per gli stabilimenti di tutto il territorio, concordate con le organizzazioni di categoria".
Le perplessità degli esperti: questo virus ha una contagiosità eccezionale
Se da un lato ci sono le legittime richieste di un settore che chiede chiarezza e come potere fare per ripartire, dall'altro gli esperti hanno molte più perplessità. Mauro Schiavina, ex direttore di Pneumologia al Sant'Orsola di Bologna, ha ad esempio sottolineato come programmare vacanze per la prossima estate sia un'eventualità da escludere. Il virus è molto contagioso e, anche in una situazione di zero decessi e zero positivi, occorrerà grande controllo per evitare che tutto possa esplodere di nuovo.