Nel corso della puntata di 'Fuori dal coro' del 21 aprile, Vittorio Feltri si è lasciato andare a pesanti esternazioni contro la Campania e il Sud Italia asserendo che "i meridionali in molti casi sono inferiori rispetto agli abitanti del Nord". Una provocazione molto forte la sua, che oltre a scatenare una serie di commenti di disapprovazione e sdegno, ha generato anche una singolare protesta da parte di alcune edicole di Napoli che, questa mattina, hano esposto un cartello col seguente avviso: 'Da oggi non venderemo più Libero'. Il boicottaggio del quotidiano è diventato subito virale, molti edicolanti del Sud stanno di fatti seguendo la presa di posizione dei colleghi napoletani.

Anche l'universo del giornalismo, quello di riferimento di Feltri, si è mostrato parecchio indignato, l'Ordine starebbe così valutando una denuncia per danno d'immagine. A riferirlo il quotidiano La Repubblica.

Feltri contro i meridionali

Noto il fatto da cui si è originata tutta la vicenda. Nel corso della puntata di "Fuori dal Coro", in onda su Rete 4, Vittorio Feltri è stato interpellato dal conduttore Mario Giordano in merito alla dichiarazione del governatore campano Vincenzo De Luca sulla possibile chiusura dei confini regionali per evitare nuove 'fughe' dal Nord. Il direttore di Libero si è allora lasciato andare a pesanti accuse e provocazioni contro la Campania e i suoi cittadini. 'Ma perché mai dovremmo andare in Campania?

A fare i parcheggiatori abusivi?' ha dichiarato Feltri. Giordano ha provato a far rientrare le esternazioni, ma senza successo. Il direttore di Libero ha poi proseguito la sua invettiva contro la Campania e contro tutti i meridionali che, a suo dire, avrebbero gioito e non poco di fronte al fatto che l'emergenza sanitaria da Covid-19 abbia messo in ginocchio proprio la Lombardia generalmente prima della classe: "Che la Lombardia sia andata in rovina a causa del Covid-19 ha fatto gioire gli animi di tanti che vivono solo di invidia e rabbia.

Io non credo ai complessi di inferiorità, anzi credo che in molti casi i meridionali siano inferiori'.

La decisione di un'edicola napoletana: 'Mai più Libero'

La reazione di Napoli non si è fatta attendere. Fabio Di Martino, titolare di un’edicola a Napoli in Piazza Carolina, ha deciso di replicare alle accuse di Feltri esponendo un cartello che comunica l'interruzione della vendita al pubblico del quotidiano Libero a partire da oggi 23 aprile.

"Visto che siamo meridionali inferiori - si legge nell'avviso ai clienti - non siamo in grado di capire gli arguti articoli di questa testata giornalistica indipendente. Ci voglia scusare il direttore Feltri'. L'immagine del cartellone è stata pubblicata su Facebook da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che si sta battendo in queste ore per porre fine alle offese del direttore di Libero. 'Si tratta di un'iniziativa che condividiamo. Abbiamo lanciato una petizione, insieme a Gianni Semioli, per la sua radiazione dall'albo dei giornalisti' ha dichiarato Borrelli, aggiungendo che la petizione ha già ottenuto 15 mila firme.

Le edicole del Sud si uniscono alla protesta

Il boicotaggio dell'edicola napoletana è diventato in poco tempo virale sui social.

L'immagine del cartellone è stata condivisa da tantissime persone, con messaggi di disapprovazione e malcontento di fronte alle ormai continue offese di Feltri contro il sud. Come riporta 'Il Mattino' non si è trattato di una protesta isolata e altri edicolanti di Napoli stanno esponendo lo stesso cartello in queste ore. Pare, peraltro, che la protesta non sia circoscritta alla Campania, ma che altre regioni stiano seguendo la stessa linea, come testimoniano alcune immagini condivise sotto al post di Borrelli. 'Spero sia un iniziativa che venga sposata da tutto il sud. Bisogna mettere un limite a questi soprusi e quest’odio continuo nei confronti di noi meridionali' ha commentato un utente.

Tutti contro Feltri, l'Ordine valuta la denuncia per danno d'immagine

Anche il mondo politico e giornalistico è insorto contro le esternazioni di Feltri. Come riporta 'Repubblica' stamani, il sindaco di Napoli gli ha dedicato la canzone "Je so' pazzo" di Pino Daniele, pur non citando espressamente il direttore di Libero, e starebbe valutando l'ipotesi di agire per vie legali. Del medesimo avviso anche lo scrittore Maurizio De Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo, che stanno valutando in queste ore la possibilità di agire in sede civile e penale per istigazione all'odio, con l'ipotesi di violazione della "legge Mancino". L'Ordine dei giornalisti, invece, starebbe pensando di denunciare Feltri per danno d'immagine.