L'Aifa ha analizzato i dati sul Tocilizumab, il farmaco anti-artrite utilizzato sui pazienti affetti da Covid-19 che ha visto nel dottor Paolo Ascierto il suo più forte promotore. "E' stata registrata una possibile e moderata riduzione della mortalità nei pazienti trattati", questa la comunicazione dell'Agenzia italiana del farmaco. Immensa la soddisfazione dell'oncologo, che ha di recente commentato i risultati di tale sperimentazione.

Ascierto: 'Impatto ridotto per la mortalità precoce'

Paolo Ascierto, oncologo del Pascale di Napoli, ha spiegato che: "L'analisi nella Fase 2 della sperimentazione è stata condotta su circa 301 pazienti registrati tra il 19 e il 20 marzo e altri 920 registrati nei quattro giorni seguenti. Di questi, solo il 60% è stato trattato con il Tocilizumab perché il farmaco all'inizio era scarsamente disponibile e la richiesta era molto alta. La somministrazione dello stesso, inoltre, è stata fatta in certi casi anche a distanza di tempo rispetto alla registrazione effettiva. I pazienti trattati erano clinicamente peggiori di quelli non trattati, presentavano insufficienza respiratoria grave e casi di assistenza respiratoria più intensivi".

"L'efficacia del farmaco è stata valutata tramite il tasso di mortalità a 14 e 30 giorni. Anche se i valori del primo sono inferiori al 20%, essi non possono essere considerati significativi. Lo sono invece quelli rilevati a 30 giorni e che raggiungono il 20%, ripetto al 35% atteso. In aggiunta a ciò, non è stato rilevato nessun segnale di tossicità specifica nell'analisi degli effetti collaterali".

"Complessivamente, lo studio dimostra che il Tocilizumab può ridurre la mortalità in maniera significativa nell'intervallo di tempo di un mese, ma allo stesso tempo suggerisce un impatto meno elevato per quanto riguarda la mortalità precoce. Ci auguriamo che i successivi studi, tuttora in corso, possano confermare questi risultati" conclude l'oncologo.

L'Aifa dichiara: 'Dagli studi emersa riduzione moderata della mortalità'

L'Aifa ha chiarito in merito allo "studio clinico non comparativo" sul Tocilizumab che "è stato realizzato in condizioni di emergenza, in assenza di trattamenti efficaci e in un contesto di elevate aspettative. Il trattamento è stato reso disponibile per tutti i pazienti che, secondo il giudizio etico dei medici, potessero beneficiarne. Dai risultati è emersa una riduzione moderata della mortalità". L'Agenzia italiana del farmaco ha messo a disposizione la sintesi di tale studio sul proprio sito web, ma è stato annunciato che, al fine di consentire uno studio e una revisione più approfondita da parte della comunità medica, l'analisi sarà pubblicata in tempi brevi su una rivista internazionale.

L'Aifa conclude specificando che "lo studio non fornisce una prova definitiva dell'efficacia del farmaco, ma la sua analisi consentirà di raggiungere una stima quanto più affidabile del possibile beneficio".