Una mamma era andata in spiaggia in compagnia di suo figlio malato, reduce da un trapianto. Preoccupata per la salute già cagionevole del piccolo aveva chiesto a due turiste lì presenti di mantenere la distanza stabilita dalle norme anti Covid-19. Di tutta risposta, le donne che si trovavano nelle immediate vicinanze hanno esclamato: “Se suo figlio è malato, lo tenga chiuso in casa. Il Covid non esiste”. La vicenda è accaduta in Toscana ed è stata riportata da Il Tirreno.

La mamma: 'Mi hanno aggredito e hanno simulato di toccare mio figlio'

La donna aveva deciso di portare suo figlio, di recente sottoposto a un trapianto, in spiaggia.

C’era molta gente e lo spazio per chi non aveva prenotato scarseggiava. A un certo punto sono arrivate due turiste e si sono accomodate vicino al bambino, troppo vicino. Così vicino da toccargli i piedi. Il bambino allarmato ha guardato la madre con occhi impauriti, al che la donna ha chiesto alle due turiste di fare attenzione al piccolo e mantenere le giuste distanze, essendo il figlio reduce da un trapianto e immunodepresso. Si è sentita rispondere con fare aggressivo che avrebbe fatto meglio a chiudere il bambino in casa se era malato, e che, in alternativa, avrebbe potuto spostarsi lei.

Come raccontato al Tirreno, le due turiste hanno aggredito verbalmente la donna e hanno anche simulato di toccare il figlio, urlandogli contro che la Covid non esiste e che loro due stavano limitando la loro libertà.

Successivamente, mamma e figlio sono stati aiutati da altri bagnanti che si trovavano nei paraggi e che hanno assisto increduli alla scena. Alla fine le due turiste si sono allontanate, minacciando di chiamare i Carabinieri.

Il bambino è stato sottoposto a un trapianto di trachea

Il bambino ha subito di recente un complesso trapianto di trachea ed è molto fragile.

Il piccolo è malato da anni di Tbm, meglio conosciuta come sindrome di Williams-Campbell. La malattia ha origine dalla trachea, per poi diramarsi verso i bronchi. Se non curata porta alla morte. La mamma spiega: “Il bambino ha paura che qualcuno lo tocchi e ha paura di contrarre il Covid perché gli sarebbe fatale. Ha imparato che deve mantenersi a distanza dalle altre persone e che per ora non può avvicinarsi a nessuno”.

Il bambino ha bisogno di fare ginnastica e camminare, e di fare lunghi bagni. L’aria di mare gli fa particolarmente bene. Dopo aver avuto del tempo da trascorrere in spiaggia, il 17 agosto prossimo dovrà tornare in ospedale per sottoporsi a nuovi controlli e forse a una nuova operazione.

“In molti mi hanno chiesto scusa per l’accaduto come se la colpa fosse stata la loro” chiarisce infine la donna “e ci è stato offerto un ombrellone in altri stabilimenti balneari. Un giorno sono sicura che torneremo qui, guariti e felici”.