Il settimanale Giallo ha reso nota un'intercettazione inedita riguardo Antonio Logli. Il marito di Roberta Ragusa è stato condannato in via definitiva a 20 anni di carcere per omicidio e distruzione del cadavere della moglie. Nella precitata intercettazione si sente l'uomo dire: "E dicono che sono pedofilo. Non ho mai fatto del male a nessuno. Tutto inventato. Tanto la verità verrà fuori...". Logli prosegue parlando delle interviste, alcune delle quali conterrebbero "cose inventate", mentre altre a suo favore non sarebbero andate in onda. L'intercettazione risale al 13 ottobre 2012 alle 19:18.
In quel momento, Antonio Logli si trovava in macchina e si stava rivolgendo al figlio Daniele.
Esattamente otto mesi prima, sua moglie Roberta era scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 da San Giuliano Terme (Pisa). All'epoca della sparizione della donna, il marito Antonio era indagato per omicidio. Alla fine, i giudici hanno confermato la colpevolezza di Logli in tutti i gradi di giudizio. La sentenza che ha condannato il 57enne è motivata da una lunga serie di indagini, dove anche le intercettazioni hanno giocato un ruolo fondamentale. L'intercettazione pubblicata da Giallo è rimasta inedita per molti anni.
Roberta Ragusa: Logli si confidò col figlio Daniele
Gli inquirenti registrarono l'intercettazione di Antonio Logli piazzando una microspia nella macchina dell'uomo in un momento in cui, probabilmente, non sapeva (o non ricordava) di essere ascoltato.
Proprio per questo motivo, Antonio si era lasciato ad alcune confidenze col figlio Daniele, che in quel momento si trovava assieme a lui. L'intercettazione pubblicata offre un'idea circa il rapporto di Logli con i figli e dei suoi tentativi di convincerli della sua innocenza. Da non dimenticare come fosse stato proprio Daniele, all'epoca ancora un ragazzino, a lanciare un appello per la scomparsa di sua madre Roberta.
Anche la sorella di Daniele, Alessia, di qualche anno più giovane, temeva per le sorti della mamma.
Avrebbe tentato di manipolare le menti dei figli
Con il passare del tempo, tuttavia, i figli di Antonio Logli e Roberta Ragusa hanno rivisto le loro posizioni, credendo all'innocenza del padre e finendo col difenderlo. Ad ogni modo, come precisa Giallo, il dolore per la perdita della madre, è rimasto immutato nei loro cuori.
Resta comunque il fatto che, nel corso degli anni, Daniele e Alessia Logli hanno appoggiato in tutto e per tutto il loro genitore, dando credito alle sue più strampalate teorie, come quando affermò che Roberta si fosse allontanata volontariamente. Secondo quanto scrive Stefania Lanfranchi nel suo articolo, rileggendo le parole di Antonio rivolte a Daniele, viene da pensare che forse l'uomo abbia tentato continuamente di manipolare le giovani menti dei figli, finendo col riuscirci.