La Scuola per l'infanzia 'Eugenio Cantoni' di Castellanza, in provincia di Varese ha proposto una nuova iniziativa educativa: dei braccialetti che vibrano e si illuminano quando non viene rispettata la distanza interpersonale di un metro. Si tratta di un'idea atta a far tornare i bambini all'asilo in tutta sicurezza e la scuola in questione ne ha già acquistati 200 pezzi, in attesa della riapertura post Coronavirus.

Come funzionano i braccialetti hi-tech

Il funzionamento è molto semplice: si tratta di piccoli cerchi simili ad un orologio che vengono messi ai polsi dei bimbi.

Si programma la distanza di un metro come limite, e una volta superata questi suonano o lampeggiano, così da avvertire chi li indossa che si sta 'violando' una delle regole anti-contagio. Il sistema si servirebbe anche di una app che a distanza permette di monitorare i contatti tra i piccoli nell'istituto scolastico.

Fabio Morandi: 'Per i bambini sarebbe come un gioco'

Il preside della scuola 'Eugenio Cantoni' ha spiegato, in un'intervista per l''Ansa': "In questo modo eviteremmo qualsiasi rischio di ansie per le misure anti-coronavirus. Basterà spiegare ai bambini che lo scopo di questa sorta di gioco sarebbe quello di non far attivare il braccialetto". Ovviamente gli educatori sarebbero supportati da un team di psicologhe infantili che si occuperebbero di spiegare ai bambini le regole del sistema.

Si pensa già ad una sperimentazione di questa novità nei centri estivi, ma non mancano le polemiche: secondo alcuni tale metodologia sui bambini tra i quattro e i sei anni potrebbe comportare serie conseguenze.

La presidente del comitato 'EduChiAmo' Cinzia d'Alessandro ha spiegato a 'Fanpage' che utilizzando questi braccialetti verrebbe leso il diritto al gioco libero dell'infante insieme ai suoi coetanei, e questo è un aspetto importante nella fase di crescita del bambino.

Secondo la direttrice è fondamentale che i bimbi giochino liberamente tra loro, senza alcuna forma di condizionamento. "Consentire l'uso di questi braccialetti sarebbe mostruoso: sembrerebbe di trovarsi in un film di fantascienza", ha asserito Cinzia d'Alessandro.

La coordinatrice: 'Servono proposte migliori per il rientro a scuola'

Certo è che occorre valutare come dovrà avvenire il rientro a scuola ed effettuare delle proposte 'mirate'. La presidente di 'EduChiAmo' esprime le sue idee in merito: "Occorrerebbe invece organizzarsi attraverso turni fissi con piccoli gruppi fissi, è questa la sola maniera di programmare il rientro a scuola. Non si può vietare ai bambini di socializzare, altrimenti rischiamo di danneggiarli psicologicamente. Se non possono interagire tra loro allora è meglio che non tornino proprio a scuola".