L'istituzione di riferimento dello sviluppo e delle ricerche della lingua italiana nel mondo, l'Accademia della Crusca, e il suo vocabolario sono, da secoli, elementi fondamentali nell'evoluzione critica della nostra lingua. Tra i recenti dibattiti alcuni riguardano la pandemia da coronavirus: secondo alcuni accademici, è corretto dire "la Covid" e non "il Covid", cioè il sostantivo "Covid" deve essere femminile, in quanto parliamo di una malattia perché "Covid" è acronimo di "Co-rona Vi-rus D-isease" e "disease" vuol dire "malattia". Questa è la posizione che sostiene, per esempio, il presidente dell'Accademia della Crusca, appena rieletto, il professor Claudio Marazzini.

Secondo altri accademici invece sarebbe corretto anche l'uso del maschile perché ci si potrebbe riferire a "Covid" collegandolo alla parola "morbo". Questi dibattiti trovano una profonda giustificazione nei contenuti linguistici e senza dimenticare i significati scientifici, perché Covid-19 è la malattia provocata da un virus chiamato Sars-Cov-2 e accade spesso, soprattutto nel linguaggio parlato, che "Covid" sia utilizzato indistintamente con riferimento alla malattia e al virus che l'ha determinata.

Marazzini ha anche parlato del termine inglese "lockdown", sottolineando come sarebbe meglio usare il vocabolo italiano corrispondente, cioè "confinamento". Il presidente ha però precisato che questi argomenti sono ancora oggetto di dibattito interno e che l'Accademia della Crusca non si è ancora pronunciata ufficialmente, a differenza di quanto accaduto in Francia, dove l'Accademia francese ha dichiarato il sostantivo "Covid" di genere femminile.

La Crusca e le riunioni dialettiche tra i suoi accademici chiamate scherzosamente 'cruscate'

L'Accademia della Crusca è nata a Firenze, tra il 1582 e il 1583, su iniziativa di alcuni letterati fiorentini: Giovan Battista Deti, Anton Francesco Grazzini, Bernardo Canigiani, Bernardo Zanchini, Bastiano de' Rossi e Leonardo Salviati.

Il nome deriva dalle riunioni animate dei suoi fondatori, chiamate scherzosamente "cruscate". La missione dell'Accademia della Crusca è vagliare l'evoluzione della lingua italiana, proponendo nella letteratura e nel linguaggio la parte più pura; dunque un lavoro di ripulitura della lingua italiana.

I recenti dibattiti all'Accademia della Crusca: le motivazioni

I recenti dibattiti non devono essere considerati come battaglie indifferenziate contro i vocaboli stranieri, ha spiegato il presidente Marazzini, perché, se così fossero, risulterebbero perdenti e inutili. Il compito dell'Accademia della Crusca è invece, secondo Marazzini, invitare tutti a un dovere di sobrietà nell'utilizzo della lingua italiana che deve essere innanzitutto rispettata perché dobbiamo avere fiducia nella nostra lingua, nella sua bellezza, nella sua chiarezza e nella sua limpidezza.