Omicidio in un condominio a Milano: un uomo di 46 anni, Tommaso Libero Riva, ha ucciso un suo vicino di casa, Giuseppe Alfredo Villa, di 68 anni. La tragedia è avvenuta stanotte in un palazzo di via Trilussa, quartiere Quarto Oggiaro, periferia nord ovest della città. Cosa sia esattamente accaduto, sarà oggetto d'indagini. Tra i condomini c'erano attriti e tensioni da tempo, sembrerebbe per la condotta irregolare di Riva, arrestato in flagranza di reato.

Lite in un condominio sfociata in un omicidio

La scorsa notte, intorno alle 2 e 30, Riva è uscito dalla sua abitazione, ha fatto a piedi una rampa di scale armato di un coltello da cucina. Ha raggiunto l'appartamento al piano di sopra di Villa dove il pensionato abitava con la moglie, sua coetanea, per affrontarlo. L'anziano gli ha aperto la porta. C'è stata una lite, al culmine della quale Riva ha colpito con il coltello l'uomo al braccio.

I vicini di casa, svegliati dalle grida, hanno soccorso l'anziano. Le sue condizioni sono apparse subito gravi: sul posto, sono giunte un'ambulanza e un'automedica.

L'anziano, trasportato d'urgenza all'ospedale Niguarda in codice rosso, è arrivato al pronto soccorso in arresto cardiaco: i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. L'uomo è stato dichiarato morto intorno alle 3 e 40.

Arresto in flagranza di reato

Nel frattempo, una volante della polizia, giunta nello stabile di via Trilussa, ha arrestato l'uomo in flagranza di reato e l'ha portato in questura con l'accusa di omicidio volontario dove, interrogato, avrebbe ammesso le sue responsabilità. Al momento dell'arresto, l'uomo si trovava nel cortile del palazzo in stato di choc. Gli agenti hanno trovato poco distante da lui, il coltello da cucina con il quale aveva colpito l'anziano.

Riva abitava in quel palazzo della periferia milanese dalla nascita, inizialmente con i genitori e la sorella.

Poi, il padre e la madre sono deceduti circa dieci anni fa, e la sorella è andata a vivere altrove. Dalle testimonianze dei vicini, sembrerebbe che l'arrestato avesse gravi problemi personali, e con il tempo la sua condotta fosse diventata aggressiva verso i condomini. Quest'ultimi riferiscono che aveva smesso di pagare le spese condominiali e talvolta danneggiava le parti comuni.

La scorsa settimana, l'uomo, di ritorno a casa ubriaco, avrebbe sfondato la sua porta di casa che è rimasta, da allora, rotta. Di recente, Riva era diventato attore, interpretando un parte nel film-documentario (La casa dell'amore) di Luca Ferri, storia di una transessuale di Quarto Oggiaro, presentato a fine febbraio alla Berlinale 2020.

Una storia che ricorderebbe proprio quella di Riva; un vicino ha, infatti, raccontato che l'arrestato stava facendo la transizione dal genere maschile a quello femminile.

Movente ancora da individuare

A quanto pare, tensioni e scontri verbali tra la vittima e l'arrestato erano frequenti. Ma cosa abbia spinto Riva a salire a casa dell'anziano in piena notte, non è ancora chiaro, ed è ciò che stanno cercando di capire gli inquirenti. Non si conoscono i dettagli della vicenda, né il pretesto che abbia scatenato quella che sembrerebbere una spedizione punitiva di Riva: se rumori molesti provenienti dal piano di sopra, o il volume troppo alto di un televisore. Secondo la testimonianza di un vicino, c'erano stati precedenti episodi al limite, dopo i quali i condomini avevano deciso, di comune accordo, che non avrebbero mai aperto alla porta nel caso Riva si fosse presentato davanti alla loro abitazione, né risposto alle sue provocazioni.

Per questo, gli inquilini non si spiegano come mai, l'anziano gli abbia aperto nel cuore della notte. Il dirimpettaio della vittima, ha raccontato di essere stato allertato dalle urla di Riva, di aver visto dallo spioncino che aveva un coltello in mano e di aver chiamato il 112.