Flavio Briatore ha annunciato su Instagram la chiusura anticipata del Billionaire, il locale di Porto Cervo, frazione del comune di Arzachena, in provincia di Sassari, frequentato da vip o aspiranti tali, calciatori e starlette. Dopo l'ordinanza del governo Conte che, per contrastare una nuova ondata di contagi da coronavirus, ha imposto la chiusura delle discoteche su scala nazionale, il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, ha a sua volta stabilito di far cessare a mezzanotte la musica e che essa non possa superare i 65 decibel.
Il provvedimento non è piaciuto al manager, il quale ha chiuso anticipatamente il proprio locale, aperto il 23 luglio e che avrebbe dovuto chiudere il 23 agosto.
Briatore adesso ha lasciato la Sardegna e dalla sua casa di Montecarlo ha realizzato un video in cui lancia accuse pesanti al primo cittadino che avrebbe messo in ginocchio la Costa Smeralda. "Abbiamo trovato un altro grillino contro il turismo", tuona Briatore.
È poi scaturito un botta e risposta tra lui e il sindaco.
Briatore, la 'protesta'
Nel video, Briatore si scaglia contro il sindaco di Arzachena per avere, "unico in Italia", dato seguito all'ordinanza governativa sulle discoteche che dà libertà agli amministratori locali di adottare misure ancora più restrittive se lo ritengano necessario.
"Ha deciso di fermare la musica e le attività. Ma in Sardegna la situazione non mostra criticità rispetto alla situazione nazionale.
Non capisco perché metta in correlazione la musica con il virus". Secondo il manager, la gente sarebbe stata indotta a credere che la situazione sia grave, e lui avrebbe ricevuto centinaia di telefonate da parte di clienti dispiaciuti della chiusura anticipata del Billionaire.
Nell'interpretazione di Briatore, il sindaco avrebbe fatto danni agendo d'impulso, senza una valutazione esatta dei fatti, né consultando gli operatori del settore.
Ci andrebbero di mezzo i dipendenti che avevano preso case in affitto, dovendo lavorare per tutta la stagione. "La Sardegna stava riprendendesi, specialmente la Costa Smeralda. Abbbiamo portato giù calciatori".
Nel filmato, il manager accusa il sindaco di affossare il turismo, ipotizzando una vendetta nei confronti del suo locale e di un altro, il Niki Beach, e annuncia: "Adesso vedremo come tutelarci".
L'imprenditore chiede scusa ai dipendenti, la maggior parte sardi, per essere, a suo dire, male amministrati. Poi arriva la frecciata finale al sindaco: "Non si fa il turismo così. Viviamo in un Paese di matti, poi tra tutti i matti c'è qualcuno ancora più matto, e quello è il sindaco di Arzachena. Mi dispiace di vedere l'economia trucidata così da gente che non ha mai fatto un c***o nella vita", dice il manager.
La risposta del sindaco
Non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, a sua volta tramite un video social, a quello che ritiene un attacco sia personale che amministrativo. "Appena aperto il video - dice il sindaco - pensavo fosse una parodia del grande Crozza che imitava Briatore, invece poi ho visto che era l'originale".
Ragnedda si dice dispiaciuto, in quanto avrebbe voluto avere con Briatore un confronto diretto, come accaduto con altri imprenditori che si sono presentati in comune. "Ha preferito andare a Montecarlo, e quindi lo faremo la prossima stagione". Ragnedda, precisa come il provvedimento disponga che da ieri la musica possano farla solo bar e ristoranti e riporta indietro solo di un'ora la chiusura della musica. "Le regole vanno rispettate", dice il sindaco, spiegando che la decisione è stata presa a tutela della salute pubblica, dopo attente valutazioni fatte con Asl e forze dell'ordine.
Rivolto a Briatore poi aggiunge: "Chi vuole aprire i locali, non li apre per 30 giorni, dal 23 luglio al 23 agosto non finisce la stagione, magari finisce il business". Per poi concludere: "L'ordinanza serve a tutelare la salute, soprattutto di quelli più anziani come lei, che è giusto si proteggano e mettano la mascherina".