Nelle ultime ore è emersa una testimonianza, giudicata "attendibile" dagli inquirenti, di una persona che avrebbe visto il figlio di Viviana Parisi dopo l'incidente del 3 agosto, sull'autostrada Messina-Palermo. "Il piccolo Gioele era vivo, era in braccio alla madre", queste le parole del testimone, che potrebbero aiutare gli investigatori a fare chiarezza sulla scomparsa del bambino.
Il racconto del testimone
Questa persona ha raccontato che Gioele non presentava delle ferite dopo l'impatto e che "aveva gli occhi aperti". Si tratterebbe degli stessi soggetti che avevano raccontato questa versione ad altri presenti durante l'incidente, ma dei quali si era persa ogni traccia, in quanto, essendo dei turisti, erano ripartiti per il nord Italia.
Gli inquirenti avevano tentato per svariati giorni di rintracciarli, senza alcun risultato e avevano lanciato numerosi appelli affinché chi avesse visto qualcosa si facesse avanti. Il procuratore di Patti Angelo Cavallo ha spiegato che inizialmente "avevano dei dubbi se fossero proprio loro", ma poi, nel momento in cui è stata divulgata la loro descrizione attraverso la stampa, i testimoni hanno compreso che si parlava di quell'incidente e si sono presentati in procura.
Continuano dopo 14 giorni le ricerche di Gioele
Gli uomini delle squadre di soccorso stanno cercando il bambino nelle campagne di Caronia, dove è stato rinvenuto l'8 agosto il corpo di sua madre, Viviana Parisi. E stanno perlustrando ogni zona: case abbandonate, corsi d'acqua, terreni impervi, aiutandosi con cani molecolari e droni.
Si sta cercando ogni sorta di traccia, come gli indumenti che il bambino indossava al momento dell'incidente. In queste ultime ore stanno partecipando alle ricerche anche i militari della squadra Cacciatori Sicilia. Ieri gli inquirenti hanno avanzato l'ipotesi che Viviana Parisi e suo figlio possano essere stati aggrediti da alcuni cani, forse due Rottweiler, avvistati in zona.
Nel contempo non si tralasciano le altre piste, come quella che il piccolo Gioele possa essere deceduto a causa dell'incidente e che la dj 43enne possa essersi suicidata.
La donna non sarebbe stata seguita da nessuno
"Alla luce della testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita", ha dichiarato il procuratore Angelo Cavallo, aggiungendo che però nessuna ipotesi sarebbe da escludere completamente, dato che ogni giorno emergono ulteriori dettagli sul giallo che avvolge il decesso della donna.
Per il momento gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio e sequestro di persona contro ignoti. Il procuratore Cavallo di Patti ha anche spiegato che finora la polizia scientifica non ha trovato alcuna traccia rilevante (impronte o dna) sul traliccio dell'alta tensione, ai piedi del quale è stato ritrovato il corpo della dj.