Colpo di scena nell'inchiesta sulla scomparsa di Sabrina Beccalli, 39 anni, svanita nel nulla il giorno di Ferragosto da Vergonzana, una frazione di Crema, in provincia di Cremona. La sera del 15 agosto è scattato l'allarme sulla sparizione della donna, che era separata e mamma di un ragazzo, dopo che la sua Fiat Panda è stata ritrovata mentre bruciava. Sul luogo dell’incendio non c’era alcuna traccia della Beccalli. Infatti, una volta scoperto chi fosse la proprietaria della macchina, le forze dell’ordine hanno contattato i parenti, che però non avevano più sue notizie da diverse ore.

Mentre continuavano le ricerche della 39enne, nella tarda serata del 18 agosto Roberto Pellicano, procuratore capo di Cremona, ha disposto il fermo di Alessandro Pasini, 45 anni, indiziato di aver ucciso la donna e di averne occultato i resti. L’uomo sarebbe già stato ascoltato dagli inquirenti alla presenza del proprio avvocato; tuttavia si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

Il sospettato è stato ripreso alla guida della Fiat Panda della Beccalli

Secondo le prime indiscrezioni, ad incastrare Pasini sarebbero stati i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona in cui è stata ritrovata l’automobile di Sabrina Beccalli. Infatti, proprio nella notte tra il 14 e il 15 agosto, gli apparecchi avrebbero ripreso il 45enne, conoscente della vittima, mentre era da solo alla guida della Fiat Panda.

Diverse ore dopo gli abitanti di Vergonzana, una zona di campagna vicino a Crema, avevano segnalato la presenza di una vettura che bruciava: nessuna traccia della 39enne, che risultava esserne la proprietaria. Dal 16 agosto sono partite le ricerche nella zona, effettuate anche con l’ausilio di droni e cani molecolari, ma che – fino a questo momento – non hanno dato alcun risultato.

L’appuntamento di Sabrina Beccalli con il figlio 15enne

Nel corso delle indagini sono stati ascoltati diversi testimoni che avrebbero riferito di un incontro tra Pasini e Sabrina, avvenuto venerdì sera. Poche ore prima la donna avrebbe accompagnato Omar, il figlio 15enne, a casa di amici a Milano: il ragazzo avrebbe ricevuto tra venerdì e sabato un messaggio dalla madre che gli augurava la buona notte.

Da quel momento il telefonino della 39enne non è stato più utilizzato e si sono perse le tracce della donna. Nessuno ha risposto alle chiamate fatte il giorno di Ferragosto, quando la Beccalli era attesa verso mezzogiorno da alcuni conoscenti e dal figlio presso il parco acquatico di Antegnate, in provincia di Bergamo, dove dovevano passare insieme la giornata festiva.

L’appello della sorella di Sabrina Beccalli

La sorella di Sabrina Beccalli, Simona, ha rivolto un appello ad Alessandro Pasini, l’uomo fermato dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso la 39enne, attualmente recluso nel carcere di Cremona. La donna ha chiarito di non conoscere di persona il 45enne, ma gli ha chiesto di rivelare in quale luogo abbia nascosto il corpo della vittima. “Sono anche pronta a perdonarlo – ha spiegato in lacrime ai giornalisti – però chiedo che ci faccia ritrovare i resti di mia sorella”.