Ha chiuso definitivamente nella giornata di ieri, 8 novembre, l'aeroporto berlinese di Tegel. L'ultima reliquia della Guerra Fredda, amatissima dagli abitanti tedeschi della capitale, non sarà più operativa. Ieri l'ultimo decollo di un Air France con destinazione Parigi. L'aeroporto di Tegel era il quarto più trafficato del paese. L'hanno scorso ha ospitato ben 24 milioni di persone, a dispetto delle 10 milioni dei primi anni 2000. Dalle parole del sindaco di Berlino Michael Mueller, si è capito quanto fosse importante per i suoi abitanti: ''Lo dirò chiaramente: è un giorno in cui i cuori di molte persone stanno sanguinando".

Quando durante la Seconda Guerra Mondiale Berlino fu divisa in due e i russi iniziarono il blocco nel 1948, l'aeroporto Tempelhof di Berlino, ad ovest, non poteva soddisfare a pieno le esigenze della popolazione. Fu allora che i francesi decisero di costruire una pista di atterraggio provvisoria a Tegel che, 85 giorni dopo, vide l'atterraggio dei primi aerei.

L'inaugurazione dell'aeroporto Willy Brandtl

La fine dell'aeroporto di Tegel ha coinciso con l'inaugurazione, con 9 anni di ritardo, dell'aeroporto Willy Brandtl, nella parte a sud-est di Berlino. La storia di Tegel si è chiusa così come si è aperta, ovvero tramite un volo della Air France, che operò per la prima volta nell'aeroporto nel 1960.

Oggi la parte dello scalo verrà adibita a uso abitativo per 10 mila persone, mentre l'area del terminal sarà utilizzata per lo sviluppo urbano dell'Università di scienze applicate di Beuth.

La chiusura dell'aeroporto di Tegel, a 31 anni dalla caduta del muro di Berlino

Ieri, quindi, ha chiuso definitivamente i battenti l'ultimo simbolo rimasto ancora in piedi della Guerra Fredda, l'aeroporto di Tegel.

Un simbolo di legame con l'occidente democratico quando Berlino Ovest era parte della Repubblica democratica tedesca comunista, ed era divisa dal muro di cui oggi si festeggia il suo 31° anniversario dalla caduta. Un simbolo della Guerra Fredda che con il suo smantellamento, pose fine a quasi 40 anni di tensioni e disordini tra Usa e URSS.

La fortezza fu costruita in una notte sola tra il 12 e il 13 agosto 1961 al fine di bloccare il flusso di gente dalla Berlino est alla Berlino ovest, in cerca di una vita migliore. All'inizio era formato solo da filo spinato e pali, poi è stato reso più impenetrabile grazie a bocchi di cemento armato spessi presidiati da cecchini. Si stima che furono uccise circa 200 persone che tentavano invano di scavalcare il muro. In cinquemila ci riuscirono, attraverso dei sotterfugi come bagagli con il doppio fondo e tunnel scavati sotto la muro. Poi, con l'annuncio del leader del partito comunista berlinese, Gunter Schabowsky, che disse ''Da stasera la frontiera è aperta'' il 9 novembre, fu dato il via allo smantellamento del muro e alla riunificazione della Germania.