Nella mattinata del 6 novembre, il corpicino privo di vita di un neonato è stato trovato in un cortile, all'interno di un sacco di plastica. Il piccolo potrebbe esser stato gettato dalla finestra subito dopo esser venuto al mondo e sarebbe deceduto sul colpo per via delle gravi lesioni al cranio riportate.

"Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta. Temevo la loro reazione" ha dichiarato la madre minorenne, secondo quanto riportato dall'Adnkronos. La triste vicenda di Cronaca Nera è stata resa nota dai quotidiani locali e nazionali.

Una prima ricostruzione dei fatti

Sulla base di alcune testimonianze, a ritrovare il corpo del neonato sarebbe stato un condomino del residence di via Francesco De Stefano, verso le 11 e mezza. L'uomo avrebbe allertato il 113, che è intervenuto nell'immediato, ma per il bambino non c'è stato più niente da fare. Il corpo privo di vita aveva ancora il cordone ombelicale attaccato e sarebbe stato rinvenuto in direzione di una delle finestre dell'abitazione al quinto piano in cui abita la madre del piccolo insieme ai suoi genitori. Quest'ultima, 17enne, potrebbe aver pensato di disfarsi di lui subito dopo averlo partorito e, presa dall'ansia per la reazione dei suoi, l'avrebbe riposto in un sacchetto e gettato dalla finestra.

Sull'accaduto indagano le forze dell'ordine di Trapani coadiuvate dalla scientifica, che trasmetteranno gli esiti alla Procura del tribunale minorile palermitano.

Le dichiarazioni della madre

I carabinieri hanno individuato la madre del neonato, che è stata trasportata all'ospedale Sant'Antonio Abate per essere visitata. La ragazza essendo robusta, sarebbe riuscita a mantenere il segreto sulla gravidanza con i propri genitori, i quali hanno asserito di essere all'oscuro di tutto.

La 17enne ha dovuto rispondere ad alcuni quesiti della polizia, affermando di non aver detto nulla ai suoi perché era terrorizzata da quella che poteva essere la loro reazione. Coloro che hanno assistito alla scena hanno descritto la giovane come "disperata".

Un episodio similare

Lo scorso 5 novembre un altro neonato è stato abbandonato a Ragusa, ma questa volta la storia ha avuto dei risvolti positivi: il piccolo è stato tratto in salvo e ricoverato in terapia intensiva prenatale.

A scoprire il suo corpicino nei cassonetti della spazzatura è stato un passante, il quale ha dichiarato di aver udito dei pianti e, pensando si trattasse di un cucciolo, ha deciso di aprire il mastello. Al suo interno, sui sacchetti dell'immondizia, c'era un neonato, ancora sporco di sangue, riposto con una copertina in un sacco di plastica. La polizia sta indagando sul caso, cercando di identificare la madre del bimbo.