Nei giorni scorsi, la calciatrice 24enne Paula Dapena ha rifiutato di osservare il minuto di silenzio in onore di Diego Armando maradona prima della partita tra Viajes Interrias e Deportivo La Coruna, in Spagna. Attraverso il sito libertadbajopalabra, la 24enne avrebbe spiegato anche i motivi del proprio rifiuto: "La data della morte di Maradona coincide con quella della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne". Quindi secondo la stessa, dato che per le vittime di femminicidio non sarebbe stato predisposto alcun momento di raccoglimento, lei non si è dimostrata disponibile a farlo per Maradona.

Le dichiarazioni della calciatrice

Mentre le sue compagne di squadra erano in piedi nel prepartita col capo abbassato in segno di cordoglio, la giocatrice Dapena era seduta, con la schiena rivolta contro la tribuna. Alcuni presenti hanno ripreso la scena con lo smartphone col risultato che in poche ore, la scena della ragazza ha fatto il giro del web. Successivamente la giovane avrebbe definito l'ex calciatore sempre sul portale libertadbajopalabra come "uno stupratore, un pedofilo e un molestatore". Bisogna però specificare che Maradona non è mai stato condannato per i reati di cui parla la giocatrice. La 24enne ha anche sottolineato che per essere definito "un calciatore" dovresti detenere "dei valori" che Maradona non avrebbe avuto, oltre che delle indiscutibili abilità calcistiche.

Ed ha confessato ad A Diario: "Lo rifarei, senza dubbio".

Il gesto di rifiuto di Paula Dapena

Da quasi una settimana, nel mondo si sta assistendo a manifestazioni, processioni e fotografie di milioni e milioni di fan sconvolti per la perdita di Diego Armando Maradona, venuto a mancare il 25 novembre a 60 anni, in Argentina. Inoltre, da giorni in diversi stadi di tutto il mondo, il 'Pibe de oro' è stato commemorato prima delle partite per il vuoto che ha lasciato nel mondo del calcio.

Ma la 24enne Paula Dapena non ci sta: non intende ricordare il noto calciatore. Probabilmente anche perché tempo fa aveva preso parte ad alcuni eventi relativi alla parità di genere, in quanto uno dei suoi sogni del cassetto sarebbe quello di divenire un'insegnante con il fine di diffondere le proprie ideologie di parità tra uomo e donna, difendendo così il genere femminile.

Questi valori sono stati da sempre sostenuti a riconosciuti all'interno del calcio femminile in Spagna. "La storia di abusi di Maradona non può essere dimenticata", è il messaggio della giocatrice che in quel momento non se la sarebbe sentita di ottemperare al minuto di raccoglimento. Nonostante quel gesto di disobbedienza, Paula Dapena ha raccontato che l'allenatore della squadra avversaria le avrebbe fatto le sue congratulazioni, dimostrando di aver apprezzato il suo rifiuto.