La terra ha tremato in Croazia nella mattina di martedì 29 dicembre - poco dopo le ore 12. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 si è verificata a Petrinja, città distante circa 76 km dalla capitale Zagabria. L'evento ha causato almeno sette morti e alcune decine di feriti.
Dopo il primo evento sismico, se ne sono succeduti altri di intensità minore che hanno paralizzato il paese balcanico. Una delle scosse successive è stata quella delle ore 13:34, di magnitudo 4.5 vicino Sisak. Già il giorno precedente in Croazia si erano susseguite diverse scosse di diversa intensità che avevano allarmato la popolazione.
L'evento è stato avvertito anche oltre l'Adriatico: in Italia infatti l'evento sismico è stato percepito in Abruzzo, ma anche nel Veneto e a Napoli. In Slovenia, per precauzione, è stata chiusa la centrale nucleare di Krsko.
Petrinjia: danni agli edifici e morti
Petrinja è stata la città maggiormente colpita e anche quella dove sono stati rilevati i danni maggiori. Alcuni edifici sono crollati. Il bilancio delle vittime è arrivato a quota sette decessi, fra essi anche una bambina di 13 anni. Inoltre ha perso la vita un ragazzo di 20 anni con il padre, entrambi sono morti a causa del cedimento della loro abitazione. Sono alcune decine invece i feriti.
I vigili del fuoco si sono messi subito al lavoro per cercare le persone sotto le macerie.
Nel frattempo a Sisak, il prefetto della contea Ivo Zinic, ha dichiarato che l'ospedale risulta ancora agibile nonostante i danni. È intervenuta anche la Protezione Civile, che ha allestito dei centri di accoglienze per quelle persone rimaste senza casa.
Disperato il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic, che ha visto la sua città andare distrutta.
''È come Hiroshima" ha detto. Danneggiata anche la capitale Zagabria, già colpita lo scorso marzo da un altro evento sismico. Anche la sede del parlamento ha subito danni.
Paura anche in Italia
La forte scossa è stata avvertita distintamente anche in alcune regioni italiane: principalmente nel nord-est, a Trieste, ma anche in Veneto e in Lombardia e sulla costa adriatica, in Abruzzo e in Emilia-Romagna.
Nel pomeriggio un'ulteriore scossa ha colpito il Veneto, precisamente alle ore 15:36, con epicentro nel veronese e magnitudo 4.4.
Intanto, a sostegno della popolazione croata sono intervenuti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte, che hanno espresso tutto il loro cordoglio per il terribile evento, confermando che l'Italia è pronta a fornire tutta l'assistenza e l'aiuto necessario.