A 19 anni dall'uccisione del piccolo Samuele Lorenzi, Annamaria Franzoni è tornata in tribunale ad Aosta. La donna, mamma del bambino di tre anni rinvenuto senza vita il 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz, nei pressi di Cogne, è parte civile in un processo per violazione di domicilio che vede imputati una giornalista e un cineoperatore della tv. L'udienza, che si è svolta a porte chiuse, è stata presieduta dal giudice monocratico Maurizio D'Abrusco e dal vice procuratore onorario Cinzia Virota.

Il delitto di Cogne è uno dei casi di Cronaca Nera più controversi degli ultimi decenni.

Annamaria Franzoni di nuovo in tribunale

Nella giornata di oggi, giovedì 4 febbraio, Annamaria Franzoni è ritornata in tribunale ad Aosta. Nello stesso palazzo di giustizia in cui era stata ascoltata, a partire dal 2002, nell'ambito dell'indagine sulla morte del figlioletto Samuele, la donna, ora quasi cinquantenne, ha denunciato che ci sarebbe del turismo macabro nella sua vecchia abitazione di Montroz di Cogne.

Annamaria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi (oggi assente), infatti, sono parte civile in un processo che vede sul banco degli imputati una giornalista e un telecineoperatore.

Entrambi, da quanto si apprende, sarebbero accusati di violazione di domicilio. Secondo l'accusa, si sarebbero introdotti senza permesso nella villetta che fu teatro dell'omicidio del piccolo Samuele Lorenzi. I fatti, risalirebbero al dicembre 2019.

La villetta di Cogne è stata pignorata, ma Franzoni ha l'onere della custodia

Il prossimo 19 febbraio la villetta di Cogne, in seguito a un contezioso tra i coniugi Lorenzi e l'avvocato Carlo Taormina, sarà messa all'asta.

Tuttavia, pur essendo l'unità immobiliare sottoposta a pignoramento, l'onore della custodia e della vigilanza spettano ad Annamaria Franzoni, condannata a 16 anni (poi ridotti a 11) per l'omicidio di Samuele. La donna, libera dal settembre 2018, dunque, potrebbe essere ritenuta responsabile in caso di eventuali danneggiamenti.

Per questo, con il marito, ha denunciato l'ingresso della troupe televisiva sottolineando che, nel corso degli ultimi anni, più di una persona è entrata nel giardino e nelle pertinenze della villetta per sottrarre degli oggetti da tenere come ricordo. Qualcuno, addirittura, durante il macabro pellegrinaggio si sarebbe portato via un termometro.

Annamaria Franzoni, in aula, avrebbe dichiarato di temere atti emulativi e, per questo, è ben decisa a scoraggiare qualsiasi iniziativa invasiva nei confronti della villetta di Montroz. La donna, inoltre, si sarebbe anche detta seccata del fatto che, a distanza di molti anni, si parli ancora di quanto le è accaduto.