I social, se usati male, possono creare delle situazioni abbastanza spiacevoli. Una di queste è quella accaduta qualche giorno fa: la vittima è stata una una bambina siciliana di 10 anni, deceduta in seguito a una asfissia da strangolamento, una morte sospetta su cui le autorità preposte stanno ancora indagando. Sempre dalla Sicilia, dalla città di Palermo, è arrivata la notizia di un altro fatto di cronaca: una adolescente di 11 anni ha incontrato in un centro commerciale un ragazzo 16enne che ha conosciuto sulla piattaforma social Tik Tok. I due ragazzi, dopo una serie di incontri via chat che si sono susseguiti nel tempo hanno infine organizzato un appuntamento per incontrarsi dal vivo.

La ragazzina ha incontrato il ragazzo che ha poi abusato di lei

Nel pomeriggio di lunedì 1 febbraio i due ragazzi si sono incontrati: la ragazzina si è presentata al centro commerciale con una sua amica, mentre il ragazzo l'ha attesa insieme a un suo coetaneo. Sul momento i quattro hanno deciso di fare una passeggiata all'interno della struttura, ma passato un po' di tempo la situazione è degenerata: il ragazzo ha trascinato con la forza l'undicenne nel bagno e ha abusato di lei. La ragazzina, in lacrime, è tornata a casa e ha poi raccontato tutto ai suoi genitori. I quali, ovviamente, si sono recati alla polizia per denunciare l'accaduto e hanno presentato un esposto nei confronti del giovane il quale, secondo quanto hanno verbalizzato, ha commesso un reato gravissimo ai danni della loro figlia.

Tutto l'incartamento è stato consegnato al sostituto procuratore per i minorenni della Procura della Repubblica Claudia Caramanna, il quale ha raccolto tutte le informazioni necessarie per far identificare e denunciare questo sedicenne.

Il social Tik Tok è sotto accusa

E proprio questa piattaforma social, Tik Tok, tanto amata dai giovani e dai giovanissimi per via dei suoi contenuti multimediali, è finita sotto accusa..

Il caso della bambina di 10 anni è sicuramente emblematico, una bambina che di fatto si è suicidata per via di una "sfida" lanciata in modo da far sostenere alla bimba una prova di coraggio che però è finita molto male, ossia con la sua morte. Questo fatto ha messo in allarme il Garante per la protezione dei dati personali il quale ha chiesto e ottenuto il blocco dei dati del social, perché secondo lo stesso Garante bisogna accertare in assoluta sicurezza l'età del fruitore dei servizi offerti dal portale. Il blocco è stato disposto fino al 15 febbraio, ma al momento la piattaforma è ancora in funzione.