Benno Neumair, 30 anni, ha confessato di aver ucciso il padre Peter Neumair (63 anni) e la madre Laura Perselli (68 anni). La notizia è stata resa nota nella giornata di ieri, lunedì 8 marzo, dalla Procura di Bolzano. Da quanto si apprende, però, la confessione non sarebbe avvenuta nelle scorse ore, bensì un mese fa, dopo il ritrovamento, il 6 febbraio scorso, del corpo senza vita dell'ex professoressa di liceo.

"È pentito e disperato" ha commentato, in una nota, il legale del giovane, l'avvocato Flavio Moccia.

La confessione di Benno

La Procura di Bolzano ha deciso di desecretare i verbali dei due interrogatori nel corso dei quali, alla presenza dei suoi avvocati difensori, Benno Neumair, avrebbe ammesso le proprie responsabilità, confessando di aver ucciso i genitori. Stando a quanto emerso, il 30enne avrebbe strangolato il padre Peter al culmine di una colluttazione e, solo in un secondo momento, avrebbe aggredito la madre Laura. Poi, avrebbe gettato i loro corpi già privi di vita nelle acque del fiume Adige e simulato la loro scomparsa.

Il delitto sarebbe avvenuto nell'abitazione di famiglia, in via Castel Roncolo, lo scorso 4 gennaio.

Il giovane, detenuto presso la casa circondariale di via Dante dal 29 gennaio, è accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Durante l'interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere ed aveva respinto ogni addebito.

Il crollo psicologico di Benno

Poco dopo la nota trasmessa dalla Procura di Bolzano, il legale di Benno, l'avvocato Flavio Moccia, ha comunicato alla stampa che la confessione è "avvenuta dopo un forte ed intenso crollo psicologico”. Il difensore ha anche precisato che la decisione del giovane di mettersi a disposizione della Procura della Repubblica di Bolzano e "aprirsi alla verità" è stata accettata l'11 febbraio scorso, prima di venire a conoscenza della decisione del giudice del Riesame.

La notizia del ritrovamento, nelle acque dell'Adige, del corpo della madre Laura, secondo Moccia, avrebbe prodotto nel suo assistito "una dissoluzione, di schianto, di tutte le difese di rimozione e di negazione da lui attuate nel corso delle settimane successive ai fatti. L'avvocato ha anche riferito che Benno si sta aggrappando ad un sentimento di pentimento disperato e, al momento, non chiede, né si aspetta, di ricevere pietà o perdono dalle vittime, "gli stessi infelici genitori", e da tutti gli altri affetti, ossia dalla sorella e dagli altri suoi familiari.

Incidente probatorio per Benno

Nel pomeriggio di ieri l'avvocato Carlo Bertacchi, legale della sorella di Benno, Madè Neumair, ha commentato l'ammissione di responsabilità del giovane spiegando di non essere stupito.

"Altrimenti - ha aggiunto - non mi sarei spiegato la scelta di fare richiesta di incidente probatorio". L'istanza, volta ad accertare la capacità di intendere e di volere dell’indagato, è stata avanzata dalla Procura di Bolzano già la scorsa settimana. Per il momento, però, non sarebbe stata ancora fissata la data dell'udienza di conferimento incarico al perito

Madè, che è ritornata in Germania dove vive e lavora come medico, non avrebbe rilasciato dichiarazioni. La ragazza, infatti, sarebbe stata informata della confessione del fratello poco prima di entrare in sala operatoria per partecipare ad un intervento.