Il 3 marzo 2021 Sarah Everard stava tornando a casa, dopo una cena da amici, alle 21.00 (prima del coprifuoco) nei pressi di Clapham, in Inghilterra. Una settimana dopo, sono stati ritrovati i suoi resti, in un bosco.
Sarah, 33 anni e Marketing manager, è stata assassinata da un agente di Scotland Yard che lavora nell’unità che protegge gli edifici ufficiali come il Parlamento, Downing Street e le ambasciate. L’agente Wayne Couzens aveva a suo carico dal 28 febbraio una denuncia per esibizionismo in un fast food. La vicenda ha scosso un’intera comunità sia per strada che sul web.
Sabato 13 marzo c’è stata una veglia a Clapham Common
La veglia c'è stata nonostante fosse stata vietata delle autorità, per evitare violazioni delle norme sugli assembramenti, ma l’omicidio di Sarah Everard ha scioccato l’intero Paese oltre che a portare in primo piano la questione della sicurezza delle donne. Argomento di prim’ordine considerando quello che è successo durante la manifestazione, per la quale centinaia di donne sono scese spontaneamente in piazza per piangere Sarah e tutte le donne vittima di violenze di genere.
Durante la manifestazione, centinaia di donne non solo sono state arrestate, ma sono state malmenate e caricate dagli agenti e trascinate con la forza in un parco di Londra.
Oggi tutti chiedono le dimissioni di Cressida Dick, il capo di Scotland Yard, che per amara e triste ironia è anche la prima donna alla guida della polizia londinese e la prima apertamente omossessuale.
Dal sito di Sister Uncut, il comitato che ha organizzato la veglia a Clapham, si legge quanto segue: “La morte di Sarah Everard deve essere vista nel contesto strutturale della violenza contro le donne in questo paese, che include la polizia che ha brutalmente maltrattato le donne in lutto sabato, i fallimenti della polizia nell'indagare sui casi di stupro, così come sulla propria fedina penale, per non parlare di quelli commessi sugli abusi domestici contro le donne.
Sotto il [governo del] Partito conservatore, le morti per violenza domestica hanno raggiunto il massimo in 5 anni, con 173 persone uccise nel 2018, rispetto alle 32 del 2017. 3 persone a settimana vengono ora uccise da un partner, ex partner o un membro della famiglia. La spesa per i rifugi per la violenza domestica è stata ridotta di quasi un quarto (24%) dal 2010.
Solo l'1,4% di tutte le violenze sessuali denunciate è perseguito”.
Movimentazione delle donne anche sul web
Sul web, moltissime personalità femminili di tutto il mondo, si sono unite nella condivisione di post di solidarietà a Sarah Everard e alle donne malmenate durante la veglia. Quanto accaduto a Sarah Everard ha scosso un’intera generazione di donne che non è più disposta a tacere e a continuare ad adottare azioni solo per proteggersi da un’eventuale violenza. Le donne dicono basta, è ora di cambiare ed è ora che le donne si sentano al sicuro, sempre e ovunque.