Il 31 marzo scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge (in materia di contenimento del contagio da Covid-19, di vaccinazioni, di giustizia e di concorsi pubblici) che entrerà in vigore il prossimo 7 aprile, alla scadenza di quello attuale, e sarà valido fino al 30 aprile.

Come stabilisce già l'attuale decreto legge in vigore, dal 3 al 5 aprile (sabato santo, Pasqua e Pasquetta) tutta l'Italia sarà zona rossa, come già era accaduto durante le festività natalizie, con l'unica deroga costituita dalla possibilità di spostarsi, una volta al giorno, in massimo di due persone più eventuali minori di 14 anni, all'interno della stessa regione, per andare a trovare parenti o amici.

Questa possibilità sarà poi rimossa dal 7 aprile nella zona rossa, mentre nella zona arancione si potranno andare a trovare amici o parenti solo all'interno del proprio comune di residenza. Rimangono confermati il divieto di spostamento tra regioni (se non per motivi di lavoro, salute e necessità) e il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 (ad esclusione dei motivi appena elencati).

Non ci saranno né zona gialla né bianca

Per tutto il mese di aprile non ci saranno sul territorio nazionale zone gialle o bianche, anche se per metà mese è prevista una verifica per valutare la situazione epidemiologica.

Se emergerà che in alcune regioni è stata contenuta la diffusione del contagio, allora queste potranno tornare in giallo e consentire determinate riaperture.

Ciò verrà attuato anche in base all'andamento delle somministrazioni dei vaccini.

Seconde case e viaggi all'estero

Si possono raggiungere le seconde case, anche fuori regione, purché non ci siano delle specifiche ordinanze regionali a impedirlo: è il caso di Campania, Puglia e Liguria, dove né residenti né non residenti possono raggiungere le seconde case.

In Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana e Sardegna il divieto è per i non residenti. In Sicilia si accede soltanto previo tampone negativo effettuato 48 ore prima.

Per quanto riguarda i viaggi all'estero, tutti coloro che provengono da Stati o territori dell'UE, al rientro in Italia, devono effettuare un tampone e porsi per cinque giorni in quarantena.

Scuole e università

Riguardo alla scuola, nelle zone rosse saranno in aula gli alunni fino alla prima media, mentre nelle zone arancioni quelli fino alla terza media e anche quelli delle superiori, ma al 50%.

Le università saranno aperte in zona arancione, ma rimarranno chiuse in zona rossa. Inoltre, a differenza di quanto accaduto finora, i presidenti regionali non possono emettere ordinanze più restrittive di quelle del governo centrale.

Attività economiche, sportive e culturali

I negozi (che vendono beni non di prima necessità) rimangono aperti in zona arancione, mentre sono chiusi in zona rossa.

I bar, i pub e i ristoranti sono aperti solo per l'asporto fino alle ore 18 (i ristoranti possono continuare con la sola consegna a domicilio fino alle ore 22).

Palestre, piscine e centri sportivi rimangono chiusi, così come cinema, teatri e musei: a maggio si potrebbe valutare la riapertura in base alla situazione epidemiologica e con le regole già previste.

Obbligo di vaccinazione per i sanitari

Si introduce l'obbligo di vaccinazione per i sanitari (medici, infermieri, personale delle Rsa) e per gli operatori che lavorano in strutture pubbliche o private come farmacie, parafarmacie e studi medici. Il lavoratore che rifiuterà di vaccinarsi potrà essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sarà dovuta).

Previsto anche lo scudo penale per i vaccinatori che seguono le regole del foglietto illustrativo e delle circolari ministeriali, tranne nei casi di grave colpa.

Concorsi pubblici

Sono consentiti i concorsi pubblici della Pubblica Amministrazione, dopo che il Comitato tecnico scientifico ha dato il proprio assenso: si possono quindi svolgere i concorsi nazionali, regionali e provinciali, e anche all'aperto dove e quando possibile.

Il decreto inoltre semplifica le procedure concorsuali.