Un post condiviso su Facebook il 24 marzo 2021 che consigliava di guardare la miniserie tv, con Sabrina Ferilli, 'Svegliati Amore mio', è costato a Riccardo Cristello prima la sospensione e poi il licenziamento da parte dello stabilimento siderurgico in cui lavorava, l'ArcelorMittal, ossia l'ex Ilva di Taranto. Per questo motivo, è stato indetto uno sciopero. La miniserie televisiva denuncia il dramma dell'inquinamento a Taranto.
La fiction Svegliati Amore mio
'Svegliati Amore mio', sotto la regia di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, ha come protagonista una donna, Nanà (interpretata da Sabrina Ferilli), che lotta per la figlia che si è ammalata di leucemia a causa delle emissioni di un'acciaieria chiamata Ghisal, in cui lavora il marito e che comporta danni sanitari e ambientali.
Se inizialmente non è appoggiata dalle altre donne che hanno figli con storie simili alla sua a causa della paura della perdita del posto di lavoro dei loro mariti, poi Nanà trova anche il loro sostegno: una storia a lieto fine nella quale, grazie al cambio di proprietario dell'acciaieria, si permette il mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti e allo stesso tempo la salvaguardia della salute, soprattutto dei bambini, attraverso la bonifica dell'azienda.
Il licenziamento del tecnico dell'ex Ilva
Cristello, tecnico di controllo costi da ventun'anni presso l'ex Ilva di Taranto, attuale ArcelorMittal, si sarebbe limitato a condividere su Facebook uno screenshot che invitava a guardare la fiction.
Un messaggio, quindi, neanche scritto da lui stesso, ma solo condiviso sulla sua bacheca. La conseguenza? Il licenziamento, considerato dall'ex Ilva, per giusta causa, notificato l'8 aprile 2021 con una raccomandata, dopo aver subito una contestazione disciplinare e una sospensione di cinque giorni (per un problema di numeri, sarebbe dovuto rimanere in cassa integrazione per una settimana).
La motivazione del provvedimento esposta dall'ArcelorMittal è il contenuto altamente lesivo e denigratorio dell'immagine dell'azienda. Cristello dichiara di essersi sentito trattato come "un numero", senza meritarselo, con due figli a carico e dopo più di vent'anni di carriera, prima come operaio del magazzino, poi come tecnico di controllo costi.
Cristello ha specificato di non aver scritto commenti, né nulla di offensivo contro l'azienda in cui lavorava, anzi non l'ha nemmeno citata. Inoltre, ha aggiunto che quanto da lui condiviso non sarebbe stato visto da altre persone al di fuori del suoi 400 amici di Facebook, avendo il profilo privato. La sua intenzione, specifica, non era quella di ledere l'azienda, ma con un post generico voleva sensibilizzare le persone sul dramma della sua città.
Sciopero USB il 14 aprile
Il coordinatore provinciale dell'Usb, Francesco Rizzo, ha definito il provvedimento come un "gravissimo attacco alla democrazia ed in particolare alla libertà di espressione e opinione". Uno sciopero dei lavoratori dell'acciaieria è stato indetto dall'Usb per il 14 aprile, dalle ore 7 in poi, con presidio permanente davanti ai cancelli della direzione.
L'obiettivo è mettere fine "alla gestione scriteriata di AMI e dell'Ad Morselli". L'unione sindacale di base, oltre al licenziamento di Cristello, contesta la fatiscenza e pericolosità degli impianti, i ritardi nei pagamenti all'indotto, il peggioramento dei fenomeni emissivi, il mancato pagamento del fitto del ramo d'azienda e il ricorso massiccio alla cassa integrazione. L'obiettivo è difendere, quindi, non solo Riccardo, ma tutti i lavoratori dello stabilimento.