Qualche settimana fa è emersa una segnalazione riguardante Denise Pipitone. Una parrucchiera di Scalea avrebbe notato una particolare somiglianza tra la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004 e una ragazza di origini romene che aveva incontrato al di fuori del suo salone, Elena Denisa Grigoriu. La ragazza, che ha negato fin da subito potesse essere Pipitone, si è dichiarata comunque disposta a sottoporsi al test del Dna, svolto ieri e il cui risultato è arrivato oggi: non si tratta di Denise Pipitone.

La segnalazione

Nella tarda serata del 10 maggio è arrivata una segnalazione da parte di una parrucchiera di Scalea, Grazia Bonanno, che avrebbe detto di notare una somiglianza particolare tra una ragazza diciannovenne di nome Denise (in realtà il suo vero nome è Denisa) e la piccola Pipitone scomparsa nel 2004: la ragazza, che era in compagnia di una famiglia rom, infatti ha una particolare cicatrice sul viso (anche se sull'altra guancia e più in basso rispetto al graffio presentato dal Denise sotto l'occhio) e secondo la teste avrebbe avuto una certa somiglianza con il labbro di Piera Maggio e la fossetta di Piero Pulizzi, i genitori di Pipitone.

Secondo la parrucchiera, Denisa le avrebbe detto di avere origini romene ma di fatto di non sapere dove fosse nata, particolare poi smentito dalla diretta interessata.

Denisa negò di essere Denise

La diretta interessata, Elena Denisa Grigoriu, ha negato fin da subito di essere Denise Pipitone. La ragazza infatti ha mostrato alle telecamere di Pomeriggio cinque il suo certificato di nascita, secondo il quale sarebbe nata in Romania il 4 maggio 2002. Chiaro dunque, che sia il luogo di nascita che la data non corrispondessero a quelli della piccola Pipitone. Nonostante questo, per fugare ogni dubbio, Denisa si è sempre dichiarata disponibile a sottoporsi al test del Dna.

Svolta con la prova del Dna: c’è la conferma che non si tratta di Pipitone

Il 20 maggio è giunta la notizia a Pomeriggio Cinque della sottoposizione al test del Dna da parte di Denisa Grigoriu. La ragazza si è confermata non essere Denise Pipitone, come lei stessa aveva dichiarato settimane prima. Altrimenti non poteva essere dato il certificato di nascita (ovviamente eliminata la possibilità che fosse falso) e la cicatrice posizionata diversamente rispetto a quella di Denise, cicatrice che ha tratto in inganno la teste di Scalea.

Si attendono ulteriori segnalazioni riguardanti il contenuto della lettera anonima giunta all'avvocato Frazzitta, per giungere finalmente alla verità sul caso della scomparsa di Denise Pipitone. Il caso russo di Olesya Rostova ha di certo avuto conseguenze mediatiche importanti portando al ritorno sul caso di Mazara del Vallo.