Prima le risultanze dell'esame del DNA sulla diciannovenne rumena accostata a Denise Pipitone poi la nuova svolta nell'indagine sulla scomparsa della figlia di Piera Maggio. Nel corso della puntata del 21 maggio di Quarto Grado è stato riferito che la Procura di Marsala ha iscritto sul registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave per sequestro di persona. Entrambi erano finiti in passato sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti ma la loro posizione era stata archiviata. Nei giorni scorsi i carabinieri e gli uomini della scientifica avevano effettuato un sopralluogo nell'abitazione di via Pirandello dove l'ex moglie di Piero Pulizzi viveva quando si sono perse le tracce di Denise.
"Verrà il giorno in cui qualcuno ci verrà a chiedere scusa" - ha scritto Piera Maggio sulla sua pagina Facebook subito dopo l'annuncio della nuova svolta nelle indagini relative alla scomparsa della figlia. In precedenza la Procura di Paola aveva comunicato l'esito negativo del test del DNA effettuato sulla diciannovenne Denise dopo che alcuni residenti di Scalea avevano segnalato una possibile somiglianza con la bambina scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo.
Anna Corona indagata dopo il sopralluogo nella vecchia abitazione
Subito dopo il sopralluogo nella sua vecchia abitazione Anna Corona aveva riferito a Quarto Grado che non era preoccupata per l'attività degli inquirenti ma di provare rabbia per essere finita nuovamente al centro dell'attenzione mediatica nonostante la sua posizione fosse stata archiviata e la figlia, Jessica, fosse stata prosciolta dopo i tre gradi di giudizio.
"Non ho paura di camminare nella città di Mazara a testa alta ma questa rivolta mediatica è disumana ed incivile perché noi abbiamo affrontato un processo che tutti conoscono" - aveva dichiarato l'ex moglie di Piero Pulizzi che è finita nuovamente sotto inchiesta per la scomparsa di Denise Pipitone.
Nei giorni scorsi l'ex procuratore capo di Marsala aveva manifestato alcune perplessità sia sulla posizione di Anna Corona che su quella della figlia.
Senza fare giri di parole Alberto Di Pisa aveva affermato che la vicenda si sarebbe sviluppata in ambito familiare. "Jessica riteneva che la piccola fosse la causa della distruzione della sua famiglia".
Piera Maggio: 'Verrà il giorno in cui qualcuno ci chiederà scusa per quello che abbiamo subito'
La Procura di Marsala ha iscritto sul registro degli indagati anche Giuseppe Della Chiave.
Lo zio lo avrebbe visto allontanarsi con Denise Pipitone il giorno della scomparsa. Nella precedente inchiesta la sua posizione era stata archiviata in quanto non fu ritenuta attendibile la testimonianza resa dal sordomuto Battista Della Chiave all'interprete della lingua dei segni. Deposizione che nei prossimi giorni potrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti da parte degli esperti così come saranno nuovamente analizzate alcune intercettazioni ambientali.
Piera Maggio ha commentato la svolta nell'inchiesta relativa alla scomparsa della figlia con un post pubblicato sulle sue pagine social: "Verrà il giorno in cui qualcuno ci chiederà scusa, forse sarà troppo tardi. Scusa per tutto quello che abbiamo subito in questi anni: illazioni, allusioni, soprusi, angherie, bugie, mancanza di rispetto e tanto altro".