Si apre un altro capitolo sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita nell'ormai lontano 2004 da Mazara del Vallo. Nello speciale di Ore 14 andato in onda martedì sera, Milo Infante ha ricostruito i progressi e le novità della procura di Marsala. Tra queste novità emergono in particolare due nuove testimonianze che, se dovessero essere confermate, potrebbero avere conseguenze importanti per l’inchiesta.

La storia di Denise

Quella di Denise Pipitone è una storia ancora senza un fine ma che ha avuto un inizio ben preciso. È il settembre del 2004 quando la bambina di 4 anni scompare da Mazara del Vallo.

La bimba era stata affidata alla nonna e infondo alla via si stava tenendo un affollato mercato rionale quando svanisce senza che nessuno se ne accorga. Denise è figlia di Piera Maggio e Toni Pipitone.

Le ipotesi degli investigatori sono state molte ma nessuna pista è stata confermata: pedofilia, traffico di organi umani, addirittura messe nere. Le supposizioni sono tante e tutti sembravano d'accordo con un qualche tipo di coinvolgimento da parte della famiglia della bambina.

Il filone giudiziario

I colpevoli infatti vengono subito cercati nella cerchia familiare di Piera Maggio, in particolare ci si è concentrati su Jessica Pulizzi, sorella di Denise Pipitone. Denise è nata da una relazione extraconiugale tra Piera Maggio e Piero Pulizzi, sposato con Anna Corona.

Il movente supposto dal procuratore di Marsala sarebbe la vendetta e la gelosia nei confronti della bambina.

Tuttavia Jessica Pulizzi viene assolta tutte e tre volte: la prima nel 2013, a causa di insufficienza di prove e poi nel 2015, sempre per lo stesso motivo. Infine nel 2017, la Cassazione conferma Jessica come non colpevole, lasciando aperto ancora oggi il caso.

La testimone che racconta di aver visto Denise

La nuova testimonianza che potrebbe dare una svolta al caso è di una donna che nel 2004 era in vacanza in Sicilia. La donna afferma di aver alloggiato nell’hotel Ruggero II dove lavorava Anna Corona, l’ex moglie di Piero Pulizzi, il padre biologico di Denise Pipitone. La testimonianza della donna si è rivelata molto particolareggiata, nonostante i molti anni trascorsi.

Mentre era in hotel la donna afferma di aver visto la bambina accanto a un'altra persona e aggiunge: "l'ho vista e non dimenticherò mai i suoi occhi".

La testimone racconta di essere scesa a chiedere degli asciugamani alla reception, il personale dell'albergo sembrava parecchio nervoso, sopratutto quando dietro una porta aveva scorto la bambina. Successivamente avrebbe udito anche delle grida e una frase: “Proprio qui dovevi portarla?”. Non è però chiaro chi abbia pronunciato questa frase e se si tratti davvero della bimba scomparsa.

La seconda testimonianza

Una seconda testimonianza è stata rilasciata in Procura, sembra che un testimone successivamente alla sua deposizione sia stato picchiato da tre sconosciuti.

Non è detto che ci sia un nesso tra la testimonianza e l'aggressione. Giacomo Frazzitta, il legale di Piera Maggio, la mamma di Denise, si è espresso con prudenza sull’episodio e ha subito avvisato la Procura dell'accaduto.

Una svolta per le indagini?

L’aggressione potrebbe essere dovuta ad altri motivi e ancora non ci sono prove del suo collegamento alla vicenda di Denise. Anche la testimonianza più importante della donna, che avrebbe visto Denise nell'albergo dove lavorava Anna Corana, sarà molto difficile da confermare. Sono passati ormai quasi 17 anni e i registri con i nominativi degli ospiti dell’hotel sono andati perduti. Sarà molto difficile dimostrare che la donna era realmente presente nel periodo in cui avrebbe avvistato Denise.