Pier Luigi Garavelli, il primario di Malattie infettive dell'ospedale di Novara che sarebbe sceso in piazza contro il Green pass, risulta ufficialmente indagato. Il procedimento disciplinare è stato aperto dall'Aou, l'Azienda ospedaliera universitaria "Maggiore della Carità" di Novara. Il dottor Garavelli risulta aver preso parte alla manifestazione "no pass" che si è tenuta ad Alessandria lo scorso 24 luglio. L'istruttoria è in corso e durerà 120 giorni. Al termine del procedimento sarà necessario decidere se comminare una sanzione o prosciogliere Garavelli.
Dopo la manifestazione, il primario si è difeso affermando di essere stato presente al corteo per pura casualità e di essere intervenuto al fine di presentare elementi della comunità scientifica a coloro che stavano manifestando.
Manifestazione no Green pass, Garavelli avrebbe fatto informazione
Ha fatto discutere la presenza del dottor Pier Luigi Garavelli, primario del reparto Malattie infettive presso l'ospedale di Novara, alla manifestazione tenutasi ad Alessandria lo scorso 24 luglio. Il medico ha provato a giustificare la sua presenza in quel contesto. Garavelli non avrebbe sposato la causa dei manifestanti: non si sarebbe trovato lì per protestare, bensì per fare informazione. Le giustificazioni di Garavelli non hanno, tuttavia, convinto l'Aou di Novara, che nei confronti del primario ha effettuato un procedimento.
L'istruttoria avrà una durata di 120 giorni e al termine si deciderà la sorte del primario di Novara: potrebbe essere tanto prosciolto quanto sanzionato. Tuttavia, provvedimenti potrebbero essere presi anche dall'Ordine dei medici.
Federico D'Andrea sul corretto comportamento dei medici
Il presidente dell'Ordine dei medici di Novara, Federico D'Andrea, in seguito agli eventi dello scorso 24 luglio e alla situazione di Pier Luigi Garavelli, ha affermato che il primario dell'ospedale di Novara rischia di essere punito anche dallo stesso organo che regola l'esercizio della professione medica.
D'Andrea ha parlato dell'esistenza di un codice deontologico, che obbliga i medici a comportarsi in un certo modo. Nel caso in cui l'etichetta che tali professionisti sono tenuti a osservare venga meno, sono previsti provvedimenti specifici, che possono essere diversi: avvertimento alla censura, sospensione e, in ultima analisi, radiazione dall'Ordine dei medici.
Garavelli si difende
Pier Luigi Garavelli ha spiegato che in quella manifestazioni contro il Green pass non si trovava lì per protestare. Il suo unico obiettivo sarebbe stato fare informazione come avrebbe sempre fatto nel corso della sua carriera di medico presso ambulatori e istituti scolastici. Tramite alcune dichiarazioni riportate da Repubblica, il primario dell'ospedale di Novara ha raccontato come anni fa, quando il Covid-19 non esisteva, avrebbe passato un'intera giornata con 300 donne, spiegando loro l'importanza dei vaccini.