La Procura di Marsala ha disposto il giudizio immediato per l'ex pm Maria Angioni. Il magistrato, tra i primi ad occuparsi del caso Denise Pipitone, era stata iscritta nel registro degli indagati per false dichiarazioni. Tutto ruota intorno ad alcune dichiarazioni rese lo scorso 3 maggio dal giudice del lavoro (in servizio al tribunale di Sassari) quando era stata ascoltata per sommarie informazioni sulla vicenda della figlia di Piera Maggio, scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo.

A fine giugno Maria Angioni è stata nuovamente convocata dal pubblico ministero che le ha contestato alcune inesattezze fornite nel primo verbale di interrogatorio.

La prima udienza del processo è stata fissata per il 23 dicembre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala. "Avevo chiesto di essere sottoposta ad un nuovo interrogatorio ma la Procura ha fissato date che non mi avrebbero permesso di rendere dichiarazioni suffragate dagli atti", ha scritto il magistrato su Facebook, che ha aggiunto che dopo la sua richiesta di rinvio la Procura ha deciso di esercitare l'azione penale nei suoi confronti.

Maria Angioni a processo, la prima udienza è fissata per il 23 dicembre

Negli ultimi mesi, in numerose interviste televisive, Maria Angioni ha riferito che nel periodo in cui indagava sulla scomparsa di Denise Pipitone c'erano stati numerosi tentativi di depistaggio oltre che gravissime falle negli accertamenti svolti, denunciando anche possibili connivenze tra le forze dell'ordine e i rapitori della figlia di Piera Maggio.

In particolare, il magistrato ha più volte rimarcato che una telecamera posizionata nei pressi dell'abitazione di Anna Corona era stata rimossa senza alcuna autorizzazione.

Dichiarazioni che il giudice del lavoro, ora in servizio al tribunale di Sassari, aveva ribadito anche alla Procura di Marsala nel corso dell'interrogatorio del 3 maggio, ma che successivamente sono state oggetto di rilievi che hanno portato all'iscrizione di Maria Angioni nel registro degli indagati per false dichiarazioni.

Dal verbale d'interrogatorio, diffuso da Quarto Grado, emerge che l'ex pm aveva riferito che la verità non poteva essere diversa da quella ricostruita nel fascicolo processuale "se ed in quanto integro".

'Avevo chiesto di essere sottoposta ad un nuovo interrogatorio dopo aver ricevuto gli atti del processo per il sequestro di Denise Pipitone'

Dopo aver ricevuto la notifica del giudizio immediato, Maria Angioni ha pubblicato un post sul profilo Facebook in cui ha riferito di aver chiesto alla Procura della Repubblica di Marsala di essere sottoposta ad un nuovo interrogatorio dopo aver ricevuto la materiale disponibilità degli atti del corposo fascicolo relativo al processo per il sequestro di Denise Pipitone.

Il magistrato ha rimarcato che le date fissate dalla Procura non le avrebbero permesso di rendere dichiarazioni suffragate dagli atti. "Ho chiesto un rinvio e come immediata reazione la Procura ha scelto di esercitare l'azione penale nei miei confronti", la stoccata di Maria Angioni che ha sottolineato che ora avrà tempo fino alla chiusura del dibattimento per precisare e spiegare le sue dichiarazioni.