Liliana Segre si è espressa su alcune recenti dichiarazioni da parte dei no vax che paragonano i vaccini alla Shoah. A detta dell'attivista politica sopravvissuta all'Olocausto simili affermazioni sono "Follie, gesti in cui il cattivo gusto si incrocia con l'ignoranza: siccome spero di non essere né ignorante né di avere cattivo gusto, non riesco a prendermela più di tanto". Segre ha dichiarato, inoltre, di non essere sorpresa per quanto visto nel corso delle manifestazioni da parte di quella fetta di popolazione che non crede nei vaccini, considerandoli deleteri.

A Pagine Ebraiche, Liliana Segre ha fatto notare come l'utilizzo deviato della memoria sia una vergogna duratura. La senatrice a vita ha peraltro chiarito come dopo aver assistito all'utilizzo del volto "adorato" della giovane Anna Frank allo stadio, non si sorprende più. Segre ha chiarito di non essere divenuta insensibile, ma di aver maturato una specie di "scorza". Anna Frank, ebrea tedesca, morì presso il campo di concentramento di Bergen-Belsen tra febbraio e marzo dl 1945. Aveva solo 16 anni.

Le considerazioni sui no vax

Liliana Segre ha detto la sua sui no vax e i loro paragoni tra le disposizioni sui vaccini e le persecuzioni ebraiche. La senatrice ha reputato folli simili confronti, figli dell'ignoranza e del cattivo gusto.

Segre ha parlato di: "Un tale tempo di ignoranza, di violenza, neanche più repressa, che è diventato maturo per queste distorsioni. È una scuola che è stata recepita in cui i bulli sono i più forti". Un campo fertile, dunque, per simili "distorsioni". Guardando le proteste da parte dei no vax, la sopravvissuta alla Shoah si è augurata che sia solo una realtà minoritaria.

Segre non riesce a capacitarsi di come sia possibile rifiutare il vaccino dinanzi a una malattia "terribile" come quella che la nostra società sta attualmente vivendo e che ha mietuto molte vittime senza fare alcuna distinzione.

Liliana Segre: l'invito a non aver paura

Liliana Segre si è poi rivolta a coloro che non fanno parte di quei no vax convinti, ma che nutrono timori per il vaccino, spiegando che la paura si può superare.

La senatrice ha spiegato che se il vaccino è l'unica arma che abbiamo per combattere il Covid-19, altri metodi non esistono. Segre ha invitato a vaccinarsi, specificando come lei non ci abbia pensato "due minuti" a farlo e di essere stata, anzi, molto contenta. Nella sua famiglia si sono vaccinati tutti alla fine. Segre ha ammesso di non essere un medico, ma che allo stesso tempo si fida di quello che le viene detto. Proprio a causa di essersi sottoposta alla vaccinazione, Liliana Segre è stata oggetto di numerosi attacchi sul web. La diretta interessata ancora ritiene "incredibile" quegli insulti ricevuti sui social.