Una porta insonorizzata per non far sentire le urla all'esterno. L'avrebbe richiesta Saverio Tateo, primario, ormai ex, dell’Unità di ostetricia e ginecologia del Santa Chiara di Trento, l'ospedale dove ha prestato servizio Sara Pedri, ginecologa 31enne scomparsa in circostanze misteriose il 4 marzo scorso. La giovane dottoressa di Forlì sarebbe stata vittima di mobbing. Il clima in reparto, come hanno confermato altre colleghe, sarebbe stato teso e pesante. Tuttavia, il primario - sentito in presenza del suo legale, l'avvocato Vincenzo Ferrante, nella giornata di martedì 17 agosto dalla Commissione dell’ufficio procedimenti disciplinari dell’Azienda sanitaria di Trento - ha ribadito la sua correttezza.

Le accuse al primario di Sara Pedri

In seguito al clamore mediatico sollevato dal caso di Cronaca Nera relativo alla scomparsa della dottoressa Sara Pedri, l'azienda sanitaria di Trento ha istituito una commissione d'inchiesta che ha portato alla luce una situazione critica del reparto d'ostetricia e ginecologia del Santa Chiara di Trento. Dopo un primo rapporto consegnato a luglio al direttore generale, Pier Paolo Benetollo, si era disposto il trasferimento del primario Saverio Tateo a Pergine Valsugana.

Come riportato dal Corriere della Sera, diverse testimoni ascoltate dall'APSS di Trento, avrebbero puntato il dito contro la gestione del punto nascite del Santa Chiara. "Mi hanno fatta sedere nello studio illuminato solo da una luce da tavolo" ha dichiarato una dottoressa, collega di Sara Pedri, facendo riferimento non solo a Tateo, ma anche alla sua vice Liliana Mereu.

Durante i colloqui messi a verbale sarebbero emersi non solo vessazioni e maltrattamenti al limite del mobbing, ma anche "metodi intimidatori" durante i colloqui tra direttore sanitario e sottoposti ed una presunta porta da insonorizzare per "non far sentire le urla".

Sospese le ricerche di Sara Pedri

Davanti alla Commissione, il dottor Tateo ha precisato che in passato, a partire dal 2018, ha ricevuto nel suo studio - alla presenza di una collega che verbalizzava - alcune professioniste del reparto di ginecologia.

Pur ammettendo l'accensione del solo punto luce della scrivania, ha puntualizzato di aver convocato le dottoresse solo per cercare di risolvere i diversi problemi organizzativi che si erano creati all'interno della sua unità.

Per quanto riguarda la richiesta alla capo sala di una porta insonorizzata, il primario ha dichiarato che il motivo principale di una sua eventuale installazione sarebbe stata la privacy e ha sottolineato che, alla fine, i lavori non sarebbero neppure partiti.

Sulla misteriosa scomparsa di Sara Pedri, va evidenziato, la commissione disciplinare non avrebbe mosso alcuna specifica contestazione a Saverio Tateo.

Nei giorni scorsi, le ricerche della giovane ginecologa nel lago di Santa Giustina, tristemente noto per il numero di persone che si sono tolte la vita, sono state sospese. L'auto della dottoressa emiliana era stata rinvenuta proprio nelle vicinanze del lago, sul ponte di Mostizzolo, sopra il torrente Noce.