Adelio, fratello dello scomparso Mario Bozzoli, è tornato ad essere interrogato dagli inquirenti. L'uomo è il papà di Giacomo, unico imputato per la sparizione di suo zio Mario. In tale occasione, Adelio ha parlato di Giuseppe Ghirardini, al tempo operaio presso la fonderia di famiglia.

L'uomo venne trovato senza vita pochi giorni dopo la scomparsa del suo datore di lavoro. Secondo le dichiarazioni di Adelio dinanzi alla Corta d'Assise di Brescia, suo fratello e Ghirardini non andavano d'accordo. Mario Bozzoli scomparve da Marcheno l'8 ottobre 2015, di lui si è persa qualsiasi traccia.

Il suo cadavere non è mai stato trovato.

Adelio: 'Pensavo che Mario si fosse allontanato volontariamente'

Queste le dichiarazioni di Adelio Bozzoli nel corso dell'ultimo interrogatorio dinanzi alla Corte d'Assise di Brescia: "Quando mio fratello sparì pensai che si fosse allontanato volontariamente, ma poi riflettendo su quanto era affezionato ai figli, temetti che avesse avuto un malore. Ancora oggi non mi spiego la sua scomparsa, è un assillo per me. D'altronde ci volevamo bene e non è vero che in azienda c'erano dissidi: sono tutte cattiverie e gelosie. Non c'è stato mai nessuno scontro verbale tra i miei figli e Mario o con Giacomo in particolare".

L'uomo ha poi descritto il carattere di suo fratello Mario: "Era un grande lavoratore, sgobbava dalla mattina alla sera ed era una persona buona, ma se qualcuno faceva qualcosa che a lui non andava, guai, si arrabbiava molto".

Adelio Bozzoli, ex titolare della fonderia di Marcheno, è stato interrogato per circa due ore relativamente al processo che è in atto per l'omicidio e l'occultamento di cadavere del fratello Mario. L'imputato è Giacomo, figlio di Adelio e nipote del 50enne scomparso.

Il presunto rapporto tra Mario Bozzoli e Giuseppe Ghirardini

Nel corso dell'interrogatorio, Adelio Bozzoli ha avuto modo di parlare anche del defunto Giuseppe Ghirardini, operaio presso la fonderia di Marcheno, trovato senza vita alcuni giorni dopo la scomparsa di Mario. Si scoprì in seguito che l'uomo aveva ingerito una capsula di cianuro.

Sulla sua morte è stata aperta un'inchiesta per istigazione al suicidio.

Adelio ha parlato anche di un altro operaio in forza alla fonderia gestita da lui e da Mario, un certo Thyam, senegalese rientrato in Africa nel 2015. Queste le dichiarazioni dell'uomo riguardo al rapporto tra suo fratello e i due operai: "Mario ce l'aveva con l'operaio Giuseppe Ghirardini, con Thyam e con tutti quelli che non l'ascoltavano mai! Voleva licenziarli, era un anno che lo diceva. Una sera ha incollato al muro Thyam e ha preso un badile, io gli ho detto di smetterla che tanto non serviva a nulla e non potevamo licenziarli".