I Rolling Stones dicono addio a un loro brano storico. Infatti hanno deciso che ai loro concerti non suoneranno più la celebre Brown Sugar, un classico del repertorio della band, datato 1969. Il motivo sono i riferimenti - contenuti nel testo - a tematiche come la schiavitù e la violenza, argomenti ritenuti troppo delicati in questo particolare momento storico.
Mick Jagger ha spiegato in un'intervista che magari in un futuro potrebbe rimetterla in scaletta ed è dello stesso avviso anche Keith Richards. Quest'ultimo inoltre si dice sorpreso dal fatto che molti non sappiano che questo pezzo parla di schiavitù.
Decisione storica per i Rolling Stones
Dopo 50 anni di esecuzioni dal vivo i Rolling Stones mettono in soffitta un classico del loro repertorio come Brown Sugar. La band, che attualmente è impegnata nel tour statunitense fino a novembre, ha deciso di eliminare il brano dalla scaletta dei prossimi Concerti e Music Festival perché nel testo si toccano argomenti molto delicati in questa particolare fase storica. Il brano è stato eseguito dal vivo per l'ultima volta due anni fa in quel di Miami.
La conferma è arrivata per bocca di Mick Jagger e Keith Richards , il quale hanno confermato la decisione al Los Angeles Times. Per gli amanti delle statistiche la canzone è arrivata al secondo posto dei brani più suonati dalla band britannica dal vivo, con 1.136 esecuzioni.
Al primo posto di questa speciale classifica c'è invece un altro classico come Jumpin Jack Flash.
Le parole di Mick Jagger
Una delle canzoni più amate dai fan della band è stata tolta dalla scaletta. Stiamo parlando di Brown Sugar, brano scritto nel 1969 e che compare nell'album Sticky Fingers del 1971. Il motivo che ha spinto la band a questa decisione storica è il riferimento esplicito al tema della schiavitù, dello stupro e della violenza sessuale, considerazioni molto sensibili in questi ultimi tempi.
"Abbiamo cantato Brown Sugar ogni sera dal 1970", ha spiegato il frontman della band in un'intervista al Los Angeles Times. "Quindi a un certo punto abbiamo pensato: 'la togliamo per un po' e vediamo come va'".
Jagger ha anche aggiunto però che in futuro potrebbe anche reinserirla in scaletta. Per il momento l'ultima volta che la band l'ha suonata dal vivo è stato il 30 agosto del 2019, in occasione del concerto all'Hard Rock Stadium di Miami, in Florida.
Un classico dei Rolling Stones
Commentando il brano il chitarrista Keith Richards, che ha il brano in poco meno di un'ora insieme a Mick Jagger presso i Muscle Shoals studio in Alabama, è rimasto non sorpreso: "Non avevano scritto capito che si trattava di un pezzo sugli orrori della schiavitù?", ha detto al Los Angeles Times.
Poi ha concluso: "Stanno tentando di seppellirla e in questo momento non voglio entrare in polemica con tutta questa me**a, però spero che riusciremo a resuscitare la bambina in tutta la sua gloria, da qualche parte lungo la strada".
In origine il brano si intitolava "Black P***", ma poi era diventata Brown Sugar su decisione del cantante dei Rolling Stones . In una vecchia intervista del 1995 lo stesso Jagger aveva ammesso di provare disagio con il testo del brano, arrivando a dire che forse non avrebbe l'avrebbe scritta. Si pensa che il brano sia stato una dedica da parte del frontman all'amante Marsha Hunt, da cui ha avuto la prima figlia Karis, che è stata riconosciuta dopo lunghe battaglie legali.