La procura di Roma ha chiesto quattro anni di reclusione per il cantante partenopeo Gigi D'Alessio. L'accusa pendente sull'artista è evasione fiscale. L'atto illecito sarebbe avvenuto nel 2010. Un'evasione pari a 1,7 milioni di euro. La sentenza è attesa per il prossimo 9 novembre. In origine, su D'alessio pendevano quattro capi di accusa: due di essi sarebbero tuttavia andati in prescrizione, per cui sarebbe stato richiesto il non luogo a procedere. Oltre a Gigi D'Alessio, sono imputati anche un socio del cantante e tre avvocati che rappresentano la Gdg Productions, una società specializzata in Public and Media Relations.
Nei loro confronti il pm ha chiesto una condanna pari a due anni di reclusione.
Gigi D'Alessio, presunta frode fiscale: si attende la sentenza
Secondo le ricostruzioni da parte dell'accusa, Gigi D'Alessio e altri imputati avrebbero inviato una dichiarazione fiscale considerata non fedele alla realtà. La frode è relativa alla dichiarazione per l'anno di imposta 2010. L'evasione fiscale avrebbe interessato tanto gli utili dell'Iva, quanto quelli dell'Ires. D'Alessio, secondo le verifiche da parte dei magistrati e della Gdf, risulterebbe avere la proprietà sul 95% delle quote della società denominata Gdg Productions. Al suo tempo, Gigi D'Alessio, un socio e due avvocati che rappresentavano la precitata azienda (che si sono alternati in un lasso di tempo compreso tra il 2009 e il 2010) avrebbero presentato una dichiarazione dei redditi non veritiera relativa all'anno di imposta 2010.
Tuttavia, l'artista ha sempre affermato la sua totale estraneità alla vicenda.
Le dichiarazioni del cantante
All'inizio delle indagini, Gigi D'Alessio dichiarò di essere estraneo ai fatti e che avrebbe comunque dimostrato la sua completa estraneità. D'Alessio, comunque, espresse anche il suo accordo riguardo agli opportuni lavori di verifica da parte dei magistrati sulla vicenda, asserendo di rimanere a disposizione nei confronti dell'autorità giudiziaria.
Nel 2015 le autorià ,coordinate dal pubblico ministero Francesco Saverio Musolino, perquisirono l'abitazione di Gigi D'Alessio, sita a Roma, presso il quartiere dell'Olgiata. Una perquisizione volta a cercare i documenti fiscali relativi all'azienda appartenente al cantante.
Non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni
Le indagini sulla vicenda, nel frattempo, sono andate avanti.
Quella del 9 novembre dovrebbe essere l'ultima udienza nel corso di cui sarà letta la sentenza che dovrà assolvere o condannare Gigi D'Alessio. Riguardo alla richiesta di condanna a quattro anni da parte della procura di Roma, D'Alessio non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni. Il cantante ha preferito rimanere in silenzio, attendendo la decisione definitiva da parte del tribunale.