Nirvana e la copertina di Nevermind: si aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda giudiziaria che vede coinvolta la band di Seattle e Spencer Elden, il ragazzo che compare da neonato nella copertina dell'album. La scorsa estate Elden ha fatto causa alla band e a varie etichette discografiche, chiedendo un risarcimento di 150mila dollari per ognuna delle 17 parti accusate. L'accusa è quella di aver violato le leggi sulla pedopornografia e sfruttamento sessuale di minori. Ora, in una recente istanza presentata dalla difesa, viene chiesta l'archiviazione: la motivazione è che la causa non sarebbe infatti seria e che nel frattempo il ragazzo ha tratto molti benefici da quella copertina.

La causa contro i Nirvana

La causa contro Spencer Elden si arricchisce di un nuovo elemento. I legali dei Nirvana hanno presentato un'istanza difensiva in cui viene chiesta l'archiviazione del caso, in quanto le motivazioni portate avanti dagli avvocati del ragazzo non sono serie. Il ragazzo infatti avrebbe beneficiato in tutti questi anni della popolarità dello scatto, come conferma anche il tatuaggio sul petto del titolo dell'album. E sarebbe oltretutto assurda l'accusa di sfruttamento sessuale dell'immagine di Elden.

Lo scorso agosto il ragazzo, che da neonato è stato scelto per posare nudo all'interno della copertina di Nevermind, decise di far causa alla band, compresi gli eredi del compianto frontman Kurt Cobain, il fotografo autore dello scatto di copertina Kirk Weddle, oltre alla Universal Music Group, alla Geffen, alla Warner ed altri soggetti.

In tutto sono 17 le parti accusate e ad ognuna di queste viene richiesto un risarcimento di 150mila dollari per violazione delle leggi federali sulla pedopornografia e per sfruttamento sessuale di minori. La notizia suscitò molta curiosità e stupore tra i fan, considerato il ritardo con cui era stata presentata la causa.

L'istanza della difesa

Le parole scritte dai legali dei Nirvana sono piuttosto chiare e sottolineano in sostanza l'incoerenza del comportamento portato avanti dal ragazzo in tutti questi anni. Secondo la difesa infatti la causa è stata presentata con decenni di ritardo, e lo stesso Elden in questi anni ha tratto grande beneficio dallo scatto di copertina.

"Elden ha passato tre decenni per trarre guadagno dalla sua celebrità come Nirvana Baby", si legge nell'istanza presentata. Viene citato infatti il tatuaggio sul petto con la scritta Nevermind, e in generale si evidenzia il diverso atteggiamento portato avanti dal ragazzo negli anni.

"Ha rievocato la fotografia molte volte dietro compenso, e si è fatto tatuare il titolo dell'album sul petto, apparendo in un talk show". Oltre a questo avrebbe autografato della copie dell'album messe in vendita sulla piattaforma di eBay, usando anche la sua popolarità per avere successo con le donne.

'Elden è pienamente consapevole'

In merito alla foto di copertina pedopornografica poi gli avvocati sostengono che l'affermazione "non è credibile" e lo si evince da un "breve esame della foto".

"Elden era a conoscenza della fotografia e sapeva che lui era il bambino nella fotografia" si legge ancora nel documento dell'istanza. "Da decenni è del tutto consapevole dei fatti, sia della ‘violazione’ presunta e dei presunti ‘danni’ contro di lui".

I legali dei Nirvana contestano anche l'affermazione che vede il ragazzo oggetto di commercio sessuale per colpa della foto. Un'affermazione che viene ritenuta assurda. E inoltre viene evidenziato che la legge sulla pedopornografia che viene citata dall'accusa per questo caso è entrata in vigore nel 2003, e non avrebbe dunque un'applicazione retroattiva in questo procedimento.