Per Pamela Prati, le truffe sentimentali on line non sono tutte uguali, o meglio non sono trattate dai media allo stesso modo. L'ex showgirl del Bagaglino ha messo in relazione la sua trascorsa vicenda legata al matrimonio mancato con il fantomatico Mark Caltagirone con quella del pallavolista Roberto Cazzaniga.
Il programma Le Iene ha scoperto che lo sportivo è stato vittima, come la showgirl sarda, di un raggiro virtuale, credendo di essere fidanzato con una donna che non esiste. Per la soubrette intervistata dal Corriere della Sera, ci sarebbero stati trattamenti differenziati: lei messa alla berlina, Cazzaniga, invece, compreso e sostenuto.
Pamela Prati: 'Per Cazzaniga solidarietà'
"A 60 anni ho trovato l'amore": era il 2019 quando Pamela Prati annunciava raggiante in tv che stava per realizzare il sogno della sua vita, sposarsi con un uomo già padre di due bambini, i figli che lei avrebbe desiderato e non ha potuto avere. "Mi chiamano mamma e non c’è emozione più bella", disse. Del promesso sposo, però, sempre irreperibile, non una foto in rete o un'apparizione pubblica e ne fu messa in dubbio l'esistenza. Pamela spiegò che era molto riservato e non amava apparire.
Iniziò così il cosiddetto 'Prati-gate', tormentone mediatico durato mesi che vide coinvolte anche le ex agenti dell'attrice, Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo.
Infine, Pamela Prati rivelò d'aver scoperto d'essere stata truffata e che i bambini del compagno inesistente erano stati scritturati da un'agenzia di attori. Oggi il suo caso torna d'attualità per le analogie con quello del pallavolista Cazzaniga che per tre lustri ha creduto di essere fidanzato con la super modella brasiliana Alessandra Ambrosio: sarebbe stato vittima di una truffa organizzata da una donna cagliaritana.
"Intorno allo sportivo, si è formato un cordone di solidarietà, quando è successo a me sono stata messa alla gogna", la protesta nella lunga intervista al quotidiano milanese. Quando il 'catfish', l'adescamento via social, è successo a lei, è stata considerata la regista di una squallida finzione. "Non l'ho mai detto prima, ma ho anche pensato di togliermi la vita", ha rivelato perché aver scoperto che la persona che amava non esisteva, era stato per lei uno shock terrificante.
Ci era cascata perché l'uomo che la chiamava al telefono “aveva una voce calda, familiare, mi corteggiava in modo dolce, quasi da figura paterna", ha svelato Pamela. "Sono stata manipolata da persone che conoscevano le mie fragilità", ha aggiunto, ricordando la sua storia. Quella di una bambina nella Sardegna degli anni '60 cresciuta dai 2 ai 9 anni in un orfanatrofio. Suo padre abbandonò la madre e gli otto figli per unirsi a un'altra donna. "I miei carnefici hanno studiato con la scrupolosità di un chirurgo dove avrebbe fatto più male colpire”.
Pamela Prati, l'impegno contro le truffe affettive
Dopo quella pagina buia, per Pamela Prati è iniziata una nuova vita. Ha scritto un libro, 'Come una carezza', in cui ha voluto raccontare come ha 'abboccato' alla truffa iniziata su Instagram.
Ha inciso un disco, Exstasy, ha compiuto 63 anni e festeggiato il compleanno con gli amici di sempre. Oggi la soubrette sostiene l'Alcy, Associazione Lotta Cybercrime Truffe Affettive, per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo genere di truffe. "Dopo che è accaduto a me, quelli che avevano vissuto il mio stesso incubo, non si sono più vergognati a parlarne". Ci sarebbero tanti uomini, anche personaggi noti.
Resta il desiderio della soubrette di mostrare al pubblico le prove del raggiro subito: non solo l'abito da sposa acquistato, ma anche i regali che comprava ai falsi figli del fidanzato inesistente, e poi video, messaggi scambiati con lui.
Cazzaniga, 700 mila euro per una donna inesistente
Ospite del salotto di Silvia Toffanin, come già lo fu Pamela Prati a cui confessò in una puntata di Verissimo a fine maggio 2019 l'inesistenza di Mark Caltagirone, anche Cazzaninga ha raccontato la sua storia. Alla finta fidanzata, ha dato 700 mila euro indebitandosi con la famiglia e riducendosi sul lastrico. "Mi sento in colpa per aver tradito chi mi vuole bene", ha detto.
Alla Toffanin ha svelato che è più di un mese che non scrive alla finta fidanzata: ogni tanto gli manca perché per 15 anni la sentiva più volte al giorno, ma all’improvviso si è svegliato e non è esistita più: certo, al momento, la situazione "fa più male di un pugno in faccia".
In tutti questi anni avrebbe voluto vederla ma sorgevano sempre problemi, la donna inventava scuse per non incontrarlo. "Ci sono stati campanelli d’allarme, ma era molto brava a rigirare la vicenda a suo favore": tirava in ballo problemi di salute, gravi disturbi cardiaci, e lo faceva sentire in colpa. Solo ora grazie ad amici e familiari ne è uscito.