È stata quantificata da Inail in 166 mila euro la somma a titolo di indennizzo che andrà a favore dei familiari di Luana D'Orazio, la giovane ventenne che il 3 maggio 2021 ha perso la vita nell'azienda tessile presso cui lavorava a Montemurlo (Prato). L'entità è stata calcolata in base alle tabelle vigenti Inail. Un altro risarcimento, quello da parte dell'assicurazione dell'azienda, è invece ancora in fase di quantificazione.

Il risarcimento Inail andrà al figlioletto

In realtà il solo beneficiario del risarcimento è il figlio della giovane operaia, che oggi ha sei anni.

Il bambino percepirà la somma non in un'unica soluzione, bensì dilazionata nel tempo fino a quando non avrà compiuto 18 anni. Essendo attualmente minorenne, i nonni materni amministreranno in qualità di tutori la somma percepita nel corso del tempo.

A oggi non è invece ancora stato determinato a quanto ammonterà il risarcimento che dovrà essere erogato dall'assicurazione dell'azienda presso cui la giovane lavorava.

Morte di Luana D'Orazio, la prima udienza è stata fissata per il 7 aprile

Oltre all'aspetto risarcitorio, avanza quello processuale. È stata convocata per il 7 aprile 2022 la prima udienza, nella quale Luana Coppini, titolare dell'azienda, il marito Daniele Faggi, e il manutentore Mario Cusimano, dovranno rispondere dei reati di omicidio colposo e rimozione delle cautele anti-infortunistiche.

In vista del processo, la titolare dell'azienda ha dichiarato di aver sollecitato l'assicurazione a effettuare il calcolo del risarcimento che spetta alla famiglia di Luana d'Orazio: "È l'unico modo per fare qualcosa per Luana e suo figlio - ammette Coppini - Non voglio sconti e voglio che la giustizia faccia il suo corso".

La donna, inoltre, in un'intervista rilasciata al settimanale 'Oggi' ha dichiarato che considerava la giovane più di un'operaia e che non ha più avuto modo di vedere la mamma di Luana, Emma Marrazzo, dal giorno del funerale, durante il quale si è scusata per quello che è accaduto.

Le parole della mamma di Luana

Emma Marrazzo, durante un'intervista su La7, è intervenuta commentando le parole di Luana Coppini.

La mamma di Luana, infatti, ha voluto precisare che tra sua figlia e la titolare dell'azienda di Montemurlo presso cui era dipendente si era instaurato solo un rapporto lavorativo e non di amicizia, tanto che all'indomani della tragedia Emma Marrazzo ha telefonato a Luana Coppini chiedendole se fosse possibile riavere indietro le scarpe della figlia, rimaste nell'armadietto dove quotidianamente la giovane custodiva i suoi effetti personali.

Dopo quella telefonata, sostiene la mamma di Luana, non ci sarebbero più stati contatti, né visivi né telefonici. La donna, inoltre, ha affermato che non vuole una vendetta, bensì che emerga la verità.