Covid e obbligo vaccinale: in un recente sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera la maggioranza degli intervistati si mostra d'accordo con l'obbligatorietà della vaccinazione: ha infatti espresso parere favorevole il 64% degli intervistati. Il dato interessante che emerge riguarda anche l'obbligo per quanto riguarda le fasce d'età: più della metà degli intervistati infatti è d'accordo con l'obbligo a prescindere dall'età della persona, quindi si mostra favorevole a estenderlo a tutta la popolazione.
Secondo il sondaggio, invece, gli italiani restano più divisi invece sul tema dello smart working.
L'esito del sondaggio di Pagnoncelli
Di recente sono stati pubblicati i risultati di un sondaggio di Nando Pagnoncelli sul tema del Covid e dell'obbligo vaccinale: gli italiani intervistati si mostrano favorevoli all'obbligo. E anzi, secondo quanto emerge dal dato, una percentuale molto importante degli intervistati sarebbe per l'estensione, andando oltre il provvedimento varato dal governo che vale per le persone over 50.
Tra i quesiti del sondaggio non mancano temi che dal 2020 sono nel dibattito odierno in tema di Covid come la didattica a distanza e lo smart working: una percentuale significativa è a favore della riapertura delle scuole, mentre sul tema del lavoro da casa gli italiani appaiono piuttosto divisi, con un 28% degli intervistati che intende svolgere più ore di smart working.
Gli italiani e il vaccino contro il Covid
Sul tema del vaccino contro il Covid gli italiani che hanno risposto al sondaggio non sembrano contrari all'obbligo di vaccinazione.
Due italiani su tre, il 64% degli intervistati, sono a favore all’obbligo vaccinale generalizzato o comunque limitato a quanti hanno più di 50 anni. Questa opinione è prevalente tra tutti quanti i gruppi sociali, con punte più alte per quanto riguarda le persone meno giovani (70%).
Complessivamente il 53% degli intervistati si dice favorevole a estenderlo a tutta la popolazione, a prescindere dall'età e dal tipo di occupazione. A questo va aggiunto un 11% che afferma di essere favorevole all'obbligo (appunto già deciso dal governo) per gli over 50.
Un'altra percentuale di intervistati, circa il 9%, vorrebbe invece limitare l'obbligo vaccinale solamente per quanti lavorano in quei settori essenziali a rischio, come nel settore della sanità e delle forze di polizia.
Il 20% degli intervistati invece si dice contrario a ogni tipo di obbligo. Sul recente provvedimento del governo Draghi, che impone l'obbligo per gli over 50, poco più di un italiano su dieci si è detto favorevole a questa misura.
Scuola e smart working
Su altri temi, divenuti cruciali in temi di pandemia da Coronavirus, le percentuali invece cambiano. In tema di scuola e didattica a distanza la maggior parte degli intervistati si è detta d'accordo per un ritorno degli studenti in classe in presenza. Andando a vedere il dato nel dettaglio il 43% è a favore della scelta di riaprire in modo regolare tutte le scuole, mentre il 22% avrebbe preferito scegliere la Dad, almeno per le settimane in cui i contagi da Covid sono in risalita [VIDEO].
Il 21% invece avrebbe preferito non riaprire le scuole posticipando il ritorno in classe a data futura.
Sul tema dello smart working e del lavoro da casa i lavoratori intervistati sono sembrati piuttosto divisi. Tra i lavoratori intervistati solo il 28% intende fare ricorso maggiore al lavoro da casa, mentre il 25% è contrario. L'8% ancora non ha deciso, mentre un 39% ha detto di svolgere un lavoro che non prevede questo tipo di ipotesi.
Nel complesso i più favorevoli ad aumentare le ore di smart working sono i dipendenti del settore pubblico (il 43%) e nel privato dirigenti, quadri e impiegati (38%). Sempre nel privato il 64% dice di non avere la possibilità di poter lavorare da remoto e solamente il 14% prevede di fare più ore di lavoro da casa.