Liliana Resinovich non c'è più da due mesi, ma la sua morte resta ancora un mistero. La 63enne scompare a Trieste il 14 dicembre, il suo corpo viene trovato senza vita nel parco dell'ex ospedale psichiatrico distante circa un chilometro dalla casa di via del Verrocchio in cui abita con il marito Sebastiano Visintin.
Il fratello Sergio, che come gli altri familiari di Lilly non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio finora non accantonata dagli inquirenti, nella settimana scorsa ha inviato in Procura un memoriale. Nel testo fa le sue valutazioni su cosa possa essere accaduto e chiede accertamenti più approfonditi.
Secondo indiscrezioni, tra i due presunti rivali, il marito Sebastiano Visintin e l'amore di gioventù ritrovato 40 anni dopo Claudio Sterpin, Sergio indicherebbe una terza figura che rimanderebbe non a un movente passionale ma economico.
Liliana, il fratello: delitto in ambito familiare
"Liliana è stata uccisa": lo avrebbe scritto Sergio Resinovich in un passaggio del documento inviato alla Procura, secondo le informazioni diffuse dal quotidiano triestino Il Piccolo indicando anche il nome e cognome del presunto responsabile, Piergiorgio Visintin, figlio di Sebastiano.
Piergiorgio Visintin non è mai comparso in questi mesi, eccetto che nel giorno del funerale per stare vicino a suo padre. Sergio Resinovich ha poi smentito di aver indicato il nome di Piergiorgio, ma proprio oggi ha revocato l'incarico al legale Luigi Fadalti che tramite pec aveva inviato in Procura il testo di cui i giornali hanno rivelato dettagli.
Il memoriale di Sergio avrebbe sottolineato il fatto che Piergiorgio attraverso il padre Sebastiano avrebbe chiesto un prestito a Lilly mai concesso. Anche Silvia, la cugina diLlilly, all'inizio del caso aveva parlato di un movente economico. A La vita in diretta, aveva riferito che Lilly aveva un progetto di vita. Quando la figlia ingenuamente ha chiesto a Sebastiano: "Come farai senza liliana?", lui avrebbe risposto di dover aspettare dieci anni "come se già si fosse informato su cosa fare nel caso non venisse ritrovato il corpo".
Da ex dipendente della Regione Friuli, Liliana aveva una discreta pensione, soldi da parte, e provvedeva interamente al menage familiare: era lei a pagare affitto, utenze domestiche, e i viaggi con il marito. Anche Claudio Sterpin, dall'inizio della vicenda in contatto con Sergio, ha confermato che Liliana gli avrebbe confidato che Piergiorgio avrebbe chiesto soldi.
Sterpin sapeva che la donna aiutava il fratello e che avrebbe avuto discussioni con il marito perché non voleva aiutare il figlio di lui. "io con i miei soldi faccio quello che voglio e aiuto mio fratello", avrebbe detto all'82enne. Sarebbe stata stufa di andare in giro con un coniuge prepotente e in procinto di lasciarlo, mentre Sebastiano ha sempre descritto una coppia felice.
Liliana, scambi di accuse tra parenti
In questa fase delle indagini sulla morte di Liliana, si sta scatenando una guerra a colpi di accuse e controaccuse tra parenti. Finita la tregua per consentire i funerali di Liliana, acredini antiche si sono acuite. Piergiorgio Visintin, sentendosi tirato in ballo, ha respinto ogni coinvolgimento.
"Per me Sebastiano è responsabile di qualcosa di sicuro, rracconta le bugie come i bambini", ha invece detto Sergio a La vita in diretta e ha parlato di rapporti inesistenti. "Sebastiano voleva liverarsi in fretta delle cose di lilly, butto tutto via e lo do alla caritas, mi ha detto. Penso che mia sorella volesse andare via con Claudio Sterpin, e quando lei avrà accennato qualcosa al marito o lui avrà scoperto qualcosa, è scoppiato tutto. All'inizio sarà stata una coppia felice, ma a pelle lui non mi è mai piaciuto, era troppo autoritario e mia sorella per quieto vivere stava sempre zitta".
In un botta e risposta velenoso, Sebastiano ha rispedito le accuse al mittente: Lilly avrebbe aiutato il fratello a pagare il mutuo della casa e le spese per gli studi della nipote.
L'unico punto che sembra mettere tutti d'accordo è che Lilly sia stata uccisa. "Qualcuno ha fatto del male alla mia Lilly", ha detto Sebastiano.
Liliana, il mistero della chiesa nel bosco
Il corpo di Liliana è stato trovato in una boscaglia del parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Era avvolto in due sacchi neri dell’immondizia, con la testa infilata in altri due sacchetti di nylon legati al collo. Come ci è arrivata là? L'inviata del programma La vita in diretta nella puntata di oggi, 14 febbraio, ha fatto notare che c'è una chiesetta abbandonata poco distante dal punto del ritrovamento. Lilli, sequestrata, potrebbe essere stata lasciata là e poi trasportata all'aperto al buio al riparo da occhi indiscreti. Saranno fondamentali gli esiti degli esami tossicologici prorogati ancora di un mese.