In provincia di Crotone, una donna di 60 anni è stata assassinata nella sua abitazione nel giorno dedicato alle donne. I carabinieri hanno fermato l'ex marito, con il quale la 60enne aveva fissato un incontro per discutere della separazione. I due si erano lasciati, infatti, lo scorso anno. È stato un colpo di arma da fuoco al petto a uccidere la donna. In corso le indagini delle forze dell'ordine.
Donna uccisa nella propria abitazione con un'arma da fuoco
A San Leonardo di Cutro, una frazione di Cutro, cittadina della provincia di Crotone, Vincenzina Ribecco, di 60 anni, è stata uccisa all'interno della sua abitazione dopo essere stata colpita al cuore da un'arma da fuoco.
Il fatto è accaduto martedì 8 marzo, il giorno dedicato alle donne. I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno fermato l'ex marito, il 69enne Alfonso Diletto. L'uomo è accusato di porto abusivo di armi e omicidio volontario premeditato. I due ex coniugi avevano deciso di incontrarsi per discutere della loro separazione. È stato il figlio della vittima a rinvenire il cadavere della madre riverso sul pavimento e, sebbene il ragazzo abbia immediatamente avvertito il personale del 118, per la 60enne non c'era ormai più niente da fare.
Omicidio nel crotonese: la prima ricostruzione dell'accaduto
In base a quanto emerso dalle prime indagini condotte dalle forze dell'ordine, sarebbe stata proprio la donna ad aprire all'ex coniuge verso il tardo pomeriggio di martedì 8 marzo, il giorno in cui è stata uccisa.
Diletto è stato sentito dai carabinieri della Compagnia di Crotone nel corso della serata stessa, quale persona informata sui fatti. Per le forze dell'ordine, impegnate nelle indagini tuttora in corso, l'uomo dopo avere fissato un incontro con la vittima dalla quale si era separato lo scorso anno, avrebbe intascato una pistola, detenuta in maniera abusiva, per uccidere la signora Ribecco, colpendola al petto con un solo colpo di pistola.
Durante il sopralluogo degli investigatori all'interno dell'abitazione della vittima non è stato rinvenuto alcun segno di effrazione sul portone di casa, né tantomeno danni alle finestre. In base a ciò, le forze dell'ordine hanno dedotto che all'interno della casa della vittima non fosse entrato alcun soggetto estraneo e che la 60enne fosse stata assassinata da una persona che la stessa conosceva bene e che aveva fatto entrare nella propria abitazione disconoscendo le sue cattive intenzioni. È per tale ragione che i sospetti dei carabinieri si sono del tutto concentrati su Diletto.