Un’arma inattesa per battere la censura in Russia e favorire una libera informazione sulla guerra in Ucraina: Anonymous ha suggerito a tutti gli utenti di utilizzare le recensioni su Google Maps per sconfiggere la propaganda del Cremlino. Non serve essere degli hacker per collaborare: secondo gli attivisti di Anonymous chiunque può intervenire negli spazi riservati a immagini e commenti sui luoghi di interesse nelle principali città russe, come Mosca o San Pietroburgo, dove hanno avuto luogo anche proteste contro la guerra. Il meccanismo da utilizzare è semplice: al posto delle recensioni di ristoranti, locali, monumenti e musei, basta inserire notizie su cosa sta accadendo in Ucraina, insieme alle immagini dei bombardamenti, delle vittime e dei profughi.
In questo modo la popolazione russa potrà avere un nuovo canale di informazione, diverso da quelli sottoposti al controllo delle autorità, in grado di aggirare la propaganda degli uomini di Vladimir Putin.
L’idea delle recensioni è partita qualche giorno dopo l’inizio del conflitto
Anonymous ha lanciato l’idea delle recensioni alla fine di febbraio su Twitter, pochi giorni dopo l’inizio del conflitto. L’invito è stato immediatamente raccolto da diversi utenti che hanno iniziato a condividere notizie sul conflitto, corredate da immagini, su Google Maps. Il collettivo di attivisti ha suggerito come comportarsi, lasciando ad esempio una stella agli enti più vicini a Putin, altrimenti dando il massimo dei voti, perché i commenti con cinque stelle risulteranno maggiormente visibili.
Nei messaggi è opportuno condividere ogni informazione sull’invasione in Ucraina, magari scrivendo in russo per coinvolgere il maggior numero di persone. Infine Anonymous ha consigliato di variare sempre il contenuto delle recensioni in modo da sfuggire alla censura, che spesso utilizza “parole chiave” in comune per eliminare in automatico un gran numero di contenuti sulla guerra.
Non solo le finte recensioni: le altre iniziative di Anonymous sul conflitto in Ucraina
In questi giorni gli attivisti di Anonymous si sono mossi per combattere contro il Cremlino una guerra digitale che è proseguita di pari passo a quella sui territori ucraini. Sono stati pubblicati diversi documenti che riportavano le strategie adottate dalle truppe russe e contemporaneamente sono stati attaccati diversi siti militari e governativi: a farne le spese sono stati il ministero della Difesa, ma anche l’emittente televisiva Rt News (vicinissima a Putin) e società come Gazprom o la bielorussa Tetraedr.
Gli hacker sono arrivati perfino a modificare i dati di navigazione dello yacht di Putin e a monitorare i movimenti degli oligarchi più vicini al regime, per impedirne la fuga e agevolare eventuali sanzioni nei loro confronti.
L’idea delle recensioni è una reazione alla censura dei social in Russia
L’idea di utilizzare le recensioni su Google Maps è nata per reagire alla censura che ha colpito i social network: infatti in tutta la Russia non è più possibile accedere a Twitter, mentre Facebook è soggetto a numerose limitazioni. Quindi le notizie passano solamente dai media graditi a Putin, anche perché i canali di informazione occidentali, ufficiali e non, sono stati oscurati. Inoltre la diffusione di notizie sul conflitto non autorizzate può portare a una condanna a 15 anni di carcere; anche i colossi del web che ancora possono operare in Russia sono stati esortati a seguire queste regole.
Così sono state fatte tacere tutte le voci indipendenti: in un editoriale la testata Meduza, una delle poche ancora libere, ha denunciato la situazione, rivelando che presto potrebbe arrivare l’ordine di chiusura, in modo da lasciare campo libero ai media governativi, che sin dall’inizio hanno caldeggiato il conflitto.