Col passare del tempo, il caso di Liliana Resinovich sembra un giallo che al suo interno ne contiene altri. Sparita il 14 dicembre 2021, trovata senza vita il 5 gennaio 2022, un'indagine aperta per sequestro di persona dalla Procura di Trieste, nessun indagato, tanti esami specialistici e tante domande irrisolte: questi i passaggi salienti della vicenda. Resta la domanda delle domande: come è morta? Se ne è tornato a parlare nella puntata di ieri, 25 marzo, di Quarto Grado. Collegato da casa, il marito Sebastiano Visentin.

Liliana Resinovich, nel cordino forse le risposte

Dopo autopsia e Tac, i risultati degli esami tossicologici, a lungo attesi, non hanno portato alla svolta sperata. Non hanno chiarito le cause della morte, ma hanno escluso che Liliana Resinovich abbia assunto sostanze o farmaci, come che sia morta avvelenata. Nel suo corpo sono state trovate solo tracce di caffeina, teobromina, uvette, multivitaminici, aspirina e tachipirina. L'autopsia ha genericamente parlato di scompenso cardiaco acuto. In mancanza di segni di violenza, regge anche l'ipotesi di un soffocamento. A questo punto, la soluzione al caso potrebbe essere 'scritta' nel cordino che legava i due sacchetti di plastica al collo al momento del ritrovamento della donna nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste.

Su quel laccio, gli esami hanno rivelato una traccia sia pure deteriorata di Dna maschile: porta a un assassino? Nei giorni scorsi, è stato prelevato un campione di Dna a Sebastiano, ma anche a Claudio Sterpin e al vicino di casa Salvo. I campioni sono nei laboratori della Scientifica di Padova: le analisi comparative per esclusione potrebbero dare la risposta al caso.

Nel frattempo, ha fatto sorgere nuovi dubbi il ritrovamento da parte di Sebastiano la settimana scorsa di gomitoli di corda in un cassetto della cucina che ha consegnato in Questura per verificare se il cordino trovato sul corpo della moglie possa essere arrivato da casa. Queste matasse sarebbero spuntate fuori casualmente: alla ricerca di una penna, alla presenza dell'inviata del programma Quarto Grado, Sebastiano avrebbe aperto il cassetto sbagliato, mai aperto, almeno dal giorno del ritrovamento di Lilly.

"Io le mani nelle cose di Lilly non le ho mai messe", ha sempre detto. Se le matasse sono sempre state in casa, è strano che la polizia non le abbia trovate durante i ripetuti sopralluoghi. Eppure, gli agenti hanno passato al setaccio i mobili della cucina, e in uno dei cassetti hanno trovato sacchetti compatibili con quelli trovati in testa a Liliana. In un precedente intervento televisivo, Sebastiano sembra dire che fossero in un armadio ma si è corretto subito. Forse è stato un lapsus, oppure potrebbe averle spostate lui.

Il racconto del marito: 'Era serena'

Anche nell'intervista di ieri, l'ultima di una lunga serie, Sebastiano ha voluto sottolineare che il giorno prima della scomparsa della moglie, avevano trascorso insieme ore bellissime.

Erano stati in sauna: "Ecco perché lei ha assunto un integratore, è obbligatorio per chi fa la sauna". Poi la sera erano stati a cena da amici e, rientrati a casa, avevano parlato del giorno trascorso, Liliana gli aveva detto che sarebbe andata in città a trovare ex amici del lavoro e si erano addormentati tranquillamente.

Alla domanda diretta da parte di Gianluigi Nuzzi: "Ma è stata uccisa Sebastiano?", l'ex fotoreporter ha risposto: "Non lo so se sia stata uccisa, certamente da quello che emerge non ha preso farmaci e altre sostanze, era serena. Non ho trovato nessun biglietto, né niente di simile".

Gli ultimi momenti di Liliana, ipotesi dei familiari

Il giorno della scomparsa, il 14 dicembre, Liliana è uscita da sola di casa: è stata ripresa da una telecamera di un autobus mentre si dirige a piedi in direzione dell'ex ospedale psichiatrico.

Ha gli abiti e la borsa scura con cui verrà trovata morta. Sarebbe stata raggiunta da qualcuno con cui avrebbe litigato e che l'avrebbe spaventata fino a 'ucciderla', per poi imbustarla senza lasciare traccia.

Per i familiari e per Claudio Sterpin Liliana Resinovich non si è uccisa e il risultato degli esami tossicologici non ha svelato loro niente di nuovo. L'ipotesi che fosse uscita per suicidarsi è inverosimile per la cugina: "È stata presa alle spalle perché solo così ti puoi spaventare, tu litighi, te ne vai e l'altra persona ti prende da dietro e non riesce a soffocarti perché ti sei già spaventata vedendoti questi due sacchetti in testa", ha detto la parente. Ipotizza un litigio anche Claudio: "Secondo me ha litigato con Sebastiano la sera prima, non me l'ha detto ma posso ipotizzarlo". Sebastiano rispedisce l'insinuazione al mittente.