Un anno fa, per qualche ora, l'ormai ex tabaccaio 58enne Gaetano Scutellaro era diventato l'uomo più ricercato d'Italia, almeno dal punto di vista mediatico, e l'eco del fatto che lo aveva visto protagonista era giunto oltreoceano. Ieri, 30 giugno, è giunta a parziale conclusione la vicenda 'tragicomica', secondo la definizione degli inquirenti, che arriva da Napoli: Scutellaro è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per aver rubato un Gratta e vinci da 500mila euro a un'anziana, la legittima proprietaria del biglietto. La vicenda, ribattezzata dai napoletani il "Gratta e fuggi", si conclude con una condanna per furto aggravato e tentata estorsione.

Tabaccaio, tentata estorsione

Il 2 settembre 2021 Scutellaro, ex marito della titolare di una tabaccheria di via Materdei a Napoli, rubò un Gratta e Vinci da 500 mila euro a una 69enne all'interno del locale di famiglia dove lavorava. Ieri è stato condannato dal gip di Napoli, Emilia Di Palma, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. La sentenza di primo grado ha stabilito che il tabaccaio si rese protagonista anche di una tentata estorsione e che dovrà anche pagare una multa di 3.200 euro. Per la giustizia, il 58enne avrebbe cercato innanzitutto di scappare con il tagliando vincente, quindi di ricattare l’anziana che aveva diritto a incassare il mezzo milione di euro. In particolare, avrebbe chiesto al nipote della vittima di ritirare la denuncia per mettersi d'accordo, in modo da non perdere la vincita.

Il giorno in cui si svolse la vicenda che mediaticamente ha fatto il giro del mondo, Scutellaro sgattaiolò da un'uscita laterale della tabaccheria con il biglietto che aveva sottratto alla legittima proprietaria con la scusa di fare un controllo. Quindi fuggì a bordo del suo scooter rendendosi irreperibile per 24 ore. L'uomo venne arrestato all'aeroporto di Fiumicino mentre era in procinto di imbarcarsi per Tenerife.

Il biglietto vincente fu recuperato. Aveva tentato prima di incassarlo aprendo un conto corrente con una cassetta di sicurezza fuori dalla Campania, in un istituto di credito di Latina. Avrebbe progettato di sparire in Sudamerica.

Tabaccaio, l'accusa ha chiesto sei anni

Consapevolezza, spregiudicatezza e mancanza di una qualunque forma di pentimento: secondo la Procura di Napoli, con lucidità e cinismo, l'imputato, se non fosse stato fermato, avrebbe attuato "un diabolico disegno criminoso volto ad assicurarsi il profitto del delitto".

Al termine della requisitoria, la pm Enrica Parascandolo ieri ha chiesto sei anni di carcere e una multa di 5mila euro. Il sostituto procuratore ha parlato di una vicenda tragicomica. In fase processuale, Scutellaro aveva riferito di aver sentito 'voci' rimbombare nella sua testa che l'avrebbero spinto ad agire così come ha fatto. Ma per l'accusa, se è vero che l'uomo nel '91 è stato afflitto da alcune patologie, nel 2021 ha agito in piena lucidità. Nella vicenda giudiziaria che si è svolta fino a ieri, ci sono state anche perizie: se una prima ha messo in dubbio le capacità di intendere e volere di Scutellaro, una seconda invece poi le ha ritenute sussistenti.

Tabaccaio, la difesa annuncia ricorso

Al termine della sua arringa, il difensore di Scutellaro, Vincenzo Strazzullo, ieri ha chiesto per il suo assistito l'assoluzione per il reato di tentata estorsione e l'esclusione dell'aggravante per il furto. Dopo il verdetto, ha annunciato che presenterà ricorso. Il difensore ha ritenuto infondate le accuse di minacce sostenendo che, nella telefonata intercettata, sarebbe stato il nipote della donna vincitrice dell'ingente somma al Gratta e Vinci a dire 'Mettiamoci d’accordo', e che non ci sarebbe stata alcuna minaccia. Per l'avvocato l'incapacità di intendere e volere dell'assistito emersa dalla prima perizia, deve essere tenuta in considerazione. Strazzullo ha anche sottolineato l’eccessiva risonanza mediatica della vicenda, al punto di aver ricevuto una telefonata da un giornale americano "solo per un furto".

I pareri dei residenti del quartiere Materdei di Napoli, alcuni dei quali conoscono l'imputato e i suoi familiari, sono discordanti. "Dispiace pure dirlo perché i figli sono dei bravi ragazzi, ma è giusto che paghi", l'opinione di una cittadina ai microfoni della trasmissione Estate in diretta di Rai1. "Scutellaro è diventato la barzelletta per milioni di persone", un'altra voce. I commenti si dividono tra chi ritiene la pena troppo leggera perché ha fatto del male a un'anziana e chi la considera, al contrario, eccessiva.