Gabriele e Marco Bianchi, i due fratelli di Artena (Roma), accusati per l'omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte avvenuto nel settembre del 2020 a Colleferro, sono stati condannati all'ergastolo in primo grado.

Il verdetto è stato pronunciato questo lunedì 4 luglio dai giudici della Corte di Assise del tribunale di Frosinone. La sentenza è stata pronunciata anche per gli altri due ragazzi che hanno partecipato al pestaggio, costato la vita a Willy.

Subito dopo il verdetto si sono pronunciati i legali delle rispettive famiglie: gli avvocati Domenico Marzi e Vincenzo Galassi della famiglia Monteiro e Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi, i quali hanno espresso la loro opinione riguardo la sentenza.

Il verdetto della Corte di Assise di Frosinone

Il tribunale di Frosinone ha emesso la sentenza di primo grado per la morte di Willy Monteiro Duarte: Bianchi Gabriele e Bianchi Marco sono stati condannati all'ergastolo, Pincarelli Mario è stato condannato alla pena di 21 anni di reclusione e Belleggia Francesco a 23 anni.

I giudici, inoltre, hanno disposto un risarcimento per la famiglia Monteiro: 200 mila euro ai genitori di Willy e 150 mila euro a sua sorella.

Le parole dei legali e dei parenti della vittima

Subito dopo il verdetto si è espresso Domenico Marzi, avvocato della famiglia Monteiro: "Questa è una sentenza che ci attendevamo e che sostanzialmente ha reso una puntuale dimostrazione dei fatti, confermando le richieste del pubblico ministero.

In ogni caso, io manifesto soddisfazione, anche se come cittadino a me la pena dell'ergastolo non piace, non mi convince, ma questo è un problema mio personale. Mi auguro che il legislatore, possa intervenire in futuro, per rivedere queste pene".

L'avvocato difensore dei fratelli Bianchi, Massimiliano Pica, ha espresso la sua opinione riguardo la sentenza emessa dai giudici della Corte di Assise di Frosinone: "Non sono d'accordo su questa sentenza, perché secondo me è un abominio giuridico, perché effettivamente le prove dell'omicidio volontario non ci sono e anche per l'ergastolo chiesto, andremo in appello e diremo tutte le nostre motivazioni, che abbiamo sempre dimostrato".

Dopo il verdetto, Maria Gomez, ha voluto esprimere il suo pensiero e ricordare il cugino: "Willy era tanto sereno, era tanto tranquillo, come se nulla potesse succedere. I suoi sogni, i suoi meravigliosi sogni, tutto doveva ancora avvenire e invece, tutto questo è stato interrotto, senza preavviso.

Anche il padre di Willy ha detto la sua dopo la sentenza che ha messo un punto alla tragedia avvenuta due anni fa: "È proprio meritato. Hanno fatto bene, hanno fatto giustizia". La madre, anche lei presente, ha dichiarato: "Io so soltanto che mio figlio non si è ucciso da solo".