È stata aperta un'inchiesta per chiarire le cause della morte di Diongue Madiaye, il ragazzo di 21 anni che si è tuffato in una piscina di Riccione per salvare una cugina che si trovava in difficoltà.

La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, e sul corpo del ragazzo è stata disposta l'autopsia.

Diongue Madiaye avrebbe provato a salvare la cugina

È un atto dovuto l'inchiesta aperta per omicidio colposo dopo la morte di Diongue Madiaye avvenuta nella piscina del Grand Hotel di Riccione giovedì 14 luglio. Secondo una prima versione, pare che il ragazzo si sarebbe buttato in piscina per salvare una cugina che si trovava in difficoltà (sembrerebbe che si sia sentita male mentre faceva il bagno).

Sul corpo del ragazzo è stata disposta l'autopsia, in maniera tale da accertare l'esatta causa del decesso e capire se possa essere deceduto per un malore o per annegamento.

Ragazzo perde la vita dopo tuffo in piscina: aperta un'inchiesta

Sono diversi i nodi da sciogliere dietro la morte di Diongue Madiaye. Il Grand Hotel, in cui si è accaduto il fatto di cronaca, è chiuso ormai da diverso tempo. La piscina, però, è disponibile per tutti i clienti del bar, che si trova all'interno del complesso, a determinati orari: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

La morte del 21enne, però, è avvenuta intorno alle 14, ovvero quando il servizio di salvataggio si trovava in pausa.

Solo l'inchiesta aperta dalla Procura di Rimini, su disposizione del pm Paolo Gengarelli, potrà fare luce sulla vicenda.

L'allarme dopo che il 21enne non è riemerso dall'acqua

Diongue Madiaye risiedeva a Riccione, mentre la famiglia attualmente vive a Miramare, una frazione di Rimini. Il calcio era la sua più grande passione e da diversi anni giocava nel ruolo di attaccante nella squadra del Mulazzano 1982, che milita nella seconda categoria.

Per un po' di tempo ha lavorato presso l'inceneritore di Raibano (quartiere di Riccione, ndr), ma circa due mesi fa era riuscito a dare una svolta alla sua vita con un altro impiego presso una catena di negozi specializzata nell'arredamento.

Proprio giovedì 14 luglio, dopo aver finito il turno lavorativo, aveva deciso di raggiungere amici e parenti nella piscina del Grand Hotel. Momento di spensieratezza trasformatosi in tragedia, quando il ragazzo - come raccontano anche alcuni suoi amici - si è buttato in piscina per salvare la cugina 18enne, arrivata per le vacanze da Torino, che presumibilmente stava per annegare.

A far scattare l'allarme sono stati gli amici e i parenti del ragazzo, dopo non averlo visto risalire in acqua, ma immobile sul fondo della vasca.

I sanitari del 118 hanno provato a rianimarlo prima di trasportarlo presso l'ospedale di Rimini, ma il ragazzo non ce l'ha fatta, è deceduto poco dopo l'arrivo nel nosocomio.