Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, mamma 32enne di Rami di Ravarino (Modena) rinvenuta carbonizzata nella sua auto, abbandonata nelle campagne di Concordia, la sera del 18 novembre 2022.

Nel corso di un nuovo incidente probatorio verranno analizzati una serie di reperti, tra cui i resti di uno smartwatch e di un telefono cellulare, ed i pantaloni di Mohamed Gaaloul, tunisino 29enne considerato il principale sospettato del delitto. Il difensore del giovane ha chiesto di eseguire degli esami sui pantaloni che il suo assistito presumibilmente indossava la notte dell'omicidio perché convinto che le analisi chimico-biologiche potrebbero scagionarlo.

Il caso di Cronaca Nera vede, almeno formalmente, coinvolti anche Nicholas Negrini marito della vittima, e Marco Cuccui. Quest'ultimo, collega e coetaneo di Alice, ha trascorso con lei la serata di giovedì 17 novembre allo Smart Cafè di Concordia.

Nuovo incidente probatorio per far luce sulla morte di Alice Neri

Venerdì 31 marzo, in Tribunale a Modena, verranno conferiti ai periti indicati dalla procura le cariche per svolgere una serie di accertamenti ed analisi su alcuni reperti rinvenuti in località Fossa di Concordia, dove è stata ritrovata carbonizzata Alice Neri. Per le verifiche, come riportato dall' Ansa, sono stati nominati il maresciallo Antonio Giuliano, il maresciallo Giuseppe Massimiliano Aprea, il vicebrigadiere del Ris di Parma, Dario Ferratti, l'esperto informatico Christian Mauro e Pasquale Poppa del Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense (LABANOF) dell'Istituto di medicina legale di Milano.

Gli oggetti che verranno esaminati nel corso di un nuovo incidente probatorio sono: una sigaretta, un flacone di detergente, una bomboletta spray, un frammento di una bottiglietta di plastica, alcuni pezzi di carta assorbente, un cucchiaino, una spallina di reggiseno, dei flaconcini di medicinali, delle compresse, un bidone di plastica e dei resti riconducibili, con ogni probabilità, ad un cellulare ed a uno smartwatch.

Analizzati anche i pantaloni del principale sospettato dell'omicidio di Alice Neri

Sebbene nel registro degli indagati, al momento, vi siano iscritti tre nomi, il principale sospettato rimane Mohamed Gaaloul. Il 29enne, che subito dopo il ritrovamento del corpo di Alice Neri ha cercato di fuggire all'estero, è stato arrestato al confine tra Francia e Svizzera e successivamente estradato nel nostro Paese.

Accusato di omicidio e distruzione di cadavere, al momento, si trova detenuto nel carcere di Modena; nelle scorse settimane, il Tribunale del Riesame ha deciso di rigettare l'istanza di scarcerazione presentata dal suo legale, l'avvocato Roberto Ghini, sottolineando "il robusto quadro indiziario esistente a suo carico".

Da quanto si apprende, si effettueranno degli accertamenti anche su un borsello trovato nell'abitazione di Gaaloul e si eseguirà una copia forense del suo telefono cellulare, repertato dalla polizia tedesca in una casa di Schopfeim (dove era scappato). Come richiesto dal difensore del 29enne, inoltre, saranno controllati anche i pantaloni che Mohamed - stando anche a quanto ripreso dalle telecamere di sicurezza dello Smart Cafè - indossava la sera del 17 novembre scorso.

Se oltre al Dna dell'uomo e di Alice, venissero isolate delle tracce di materiale accelerante, fuliggine o olio sarebbe difficile dimostrare la sua estraneità ai fatti. In merito al movente ancora non vi sono certezze anche se tra le ipotesi al momento accreditate vi è quella del movente sessuale.