Scomparso nel fiume mentre girava un video con un amico minorenne: dal pomeriggio di mercoledì 14 giugno non si hanno più notizie di Yahya, un ragazzo di 18 anni disperso nel Secchia nella frazione di Marzaglia, a Modena. Le ricerche del giovane fino a oggi non hanno avuto esito. Gli inquirenti sono partiti dalla testimonianza dell’amico che era con lui, che ha spiegato come al momento della sparizione i due stessero realizzando un filmato per gioco, con ogni probabilità con lo scopo di diffonderlo tra gli amici e sui social. In quelle immagini il 18enne doveva fingere di essere trascinato via dalla corrente del fiume: si è tuffato in acqua per tre volte, finché non è davvero più riuscito a risalire in superficie.
Mentre proseguono le operazioni di soccorso, con ormai scarsissime speranze di ritrovarlo vivo, la famiglia del giovane – papà tunisino, madre marocchina e un fratellino minore – vive ore di drammatica attesa.
Le operazione di ricerca: deviato il corso del fiume Secchia
Nella giornata di venerdì 16 giugno il corso del fiume Secchia è stato deviato proprio nel punto in cui è avvenuto l’ultimo tuffo del ragazzo, conosciuto con precisione proprio grazie al video ripreso dall’amico minorenne, che adesso è nelle mani di chi si occupa di questo caso di cronaca.
Dalle immagini risulta che il 18enne si è lanciato in acqua in un punto particolarmente pericoloso, dove c’è una forte corrente a causa della presenza di una cascata artificiale.
In quella zona la balneazione è vietata, come ricordano anche diversi cartelli; tuttavia il giovane ha deciso ugualmente di immergersi, come del resto accade spesso, visto che la zona è frequentata da molta gente che si fa il bagno. Le ricerche, realizzate grazie alla collaborazione di Aimag, che gestisce una centrale elettrica in quell’area e ha permesso di deviare il corso d’acqua, non hanno tuttavia portato all’acquisizione di elementi utili per ritrovare il ragazzo.
Il commento della dirigente della scuola che frequentava il ragazzo scomparso nel fiume
Col passare delle ore si sarebbero perse le speranze di una risoluzione positiva della vicenda. Gli amici e i compagni di scuola del giovane scomparso nel fiume sono sconvolti per l’accaduto. Il ragazzo frequentava l’istituto professionale Cattaneo-Deledda, che ora, tramite la sua dirigente Alessandra Zoppello, esprime dolore per quanto accaduto, ricordando la figura di un ragazzo volenteroso, pronto ad affrontare l’età adulta con i sogni e la spensieratezza dei suoi 18 anni.
Dopo la diffusione del fatto di cronaca, sono numerosi i messaggi di sostegno giunti alla famiglia del ragazzo e alla scuola che frequentava.
Tra questi colpisce quello di Cristina Barberi, responsabile della casa di riposo Ramazzini di Modena, dove il 18enne era stato impegnato con successo in un’attività di stage. La coordinatrice della Cra ricorda come gli anziani presenti nella struttura lo scorso febbraio hanno composto una canzone nell’ambito di un progetto musicale, dal titolo Noi eroi, registrata anche alla Siae. In questo brano il ragazzo, che aveva lasciato un ottimo ricordo, è stato citato nel testo.