Terminate le ricerche di due bambini nelle campagne di Manfredonia, in provincia di Foggia: i corpi di due fratellini di sei e sette anni sono stati ritrovati nella serata di martedì 11 luglio in un vascone per l’irrigazione di un’azienda agricola situata nei pressi della strada che collega il paese con Zapponeta. I due piccoli di origine rumena sono scomparsi nel nulla nel pomeriggio di martedì. Subito sono partite le ricerche, che ben presto si sono concentrate intorno al bacino idrico all’interno del quale si temeva che i bambini potessero essere caduti.

I genitori dei due bambini hanno dato l’allarme nel pomeriggio di martedì

Le ricerche dei due fratelli sono iniziate nel pomeriggio di martedì, non appena i loro genitori sono tornati nella loro abitazione situata nei pressi di contrada Fonterosa, nelle campagne intorno a Manfredonia, e non hanno trovato i bambini. Preoccupati dalla loro assenza a casa, hanno subito dato l’allarme.

Nel corso delle perlustrazioni le ciabattine dei bambini sono state ritrovate nei dintorni del vascone: temendo il peggio i soccorritori hanno iniziato a setacciare il bacino per la raccolta dell’acqua. Si tratta di un invaso di forma quadrata, con ciascun lato lungo quaranta metri e con una profondità di circa tre metri.

Le ricerche si sono concluse con il recupero dei due corpi dei bambini all’interno del bacino idrico

Una volta trovate le scarpe dei bambini nelle vicinanze, i sommozzatori dei vigili del fuoco sono entrati nel bacino idrico alla ricerca dei loro corpi. Le operazioni si sono prolungate fino alla tarda serata di martedì, quando sono stati rinvenuti i resti.

Secondo le prime informazioni, gli esperti durante la perlustrazione della vasca per la raccolta delle acque avrebbero inizialmente individuato un corpo e solo in un secondo momento anche l’altro. Ora gli inquirenti dovranno ricostruire quanto successo ai due bimbi e verificare se i fratelli siano caduti accidentalmente nel bacino o vi si siano tuffati per refrigerarsi visto il caldo, senza tuttavia riuscire a riemergere dall’acqua torbida.

Le operazioni di ricerca dei bambini si sono svolte alla luce delle fotocellule

Hanno partecipato alle operazioni di ricerca, finite con il ritrovamento dei due corpi, i vigili del fuoco e in particolare una squadra di sommozzatori dei pompieri, arrivata da Bari. Per agevolare il lavoro dei soccorritori sono state utilizzate anche le fotocellule, dato che la zona dove si è consumato questo episodio di cronaca è scarsamente illuminata. Il portavoce dei vigili del fuoco ha parlato di “un intervento drammatico” dei sommozzatori che hanno cercato i due piccoli per ore in condizioni proibitive, prima di individuarne i corpi.