Il mondo dell'arte piange la scomparsa di Fernando Botero, il pittore e scultore colombiano noto per le sue opere dalle figure tonde, abbondanti e colorate: aveva 91 anni.

La morte

Botero è morto nelle scorse ore nella sua dimora a Montecarlo. La figlia Lina ha riferito che suo padre è stato in gravi condizioni di salute per gli ultimi cinque giorni a causa di una polmonite e ha sottolineato il profondo legame avuto con la Colombia, che ha ispirato gran parte del suo straordinario lavoro.

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha espresso il suo cordoglio per la perdita, ricordando Botero come il pittore "della nostra violenza e della nostra pace".

Fernando Botero: una vita dedicata all'arte e alla Colombia

Nato il 19 aprile 1932 a Medellín, Botero ha iniziato il suo percorso artistico nelle scuole d'Arte della Colombia. Nel 1954, all'età di 22 anni, ottiene il primo riconoscimento al IX salòn de artistas colombianos di Bogotà, classificandosi secondo nel prestigioso concorso. Successivamente intraprende un viaggio transatlantico verso l'Europa nei primi anni '50, che lo porta a studiare a Madrid, Parigi e Firenze.

In particolare, il periodo trascorso a Firenze ha lasciato un'impronta indelebile sulla sua arte: dedicandosi allo studio dell'arte rinascimentale italiana all'Accademia di Belle Arti, ha trovato ispirazione nell'opera di maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello e Tiziano.

Innamorato della Toscana, acquistò anche una casa a Pietrasanta, in Versilia.

La sua carriera artistica ha raggiunto l'apice nel 1962 quando ha tenuto la sua prima mostra al Milwaukee Art Center negli Stati Uniti, guadagnando fama internazionale. Da allora, il suo lavoro è stato acclamato in tutto il mondo, con le sue opere che hanno raggiunto prezzi record nelle aste d'arte.

La scultura Man on horse, venduta all'asta da Christie's a New York nel 2022 per 4,3 milioni di dollari, ne è un esempio.

La svolta stilistica nell'approccio di Botero alla rappresentazione di figure tonde e voluminose (il principio di "espansione") avviene intorno al 1956, quando è ancora in Messico. In questa fase, Botero si immerge nello studio dell'arte muralista messicana e si ispira all'arte precolombiana, i cui principi successivamente unirà all'ispirazione europea, che egli ha sempre ammirato.

Questa fusione unica di influenze culturali dà vita alla sua opera eclettica, con la quale narra le tradizioni, i difetti e le virtù della Colombia mediante pittura, scultura e disegno.

Nonostante momenti difficili, come la perdita di suo figlio Pedrito in un incidente stradale nel 1974, Botero ha continuato a creare e a contribuire in modo significativo alla scena artistica mondiale.