La località di Santa Marinella, in provincia di Roma, si è trovata al centro di uno scandalo: il sindaco, Pietro Tidei, 77 anni, veterano della politica ed esponente del Partito Democratico laziale, è stato ripreso mentre aveva rapporti sessuali nel proprio ufficio all'interno del Comune.

La scoperta dei video compromettenti

Il caso è emerso quando, durante le intercettazioni video per un'inchiesta per corruzione all'interno del Comune, sono stati accidentalmente trovati filmati compromettenti che ritraevano il sindaco Tidei intento in dei rapporti sessuali con due diverse donne nel suo ufficio comunale.

Questi filmati successivamente sono stati diffusi in una chat e diventati di pubblico dominio.

Uno degli indagati, Roberto Angeletti, esperto informatico coinvolto nell'indagine assieme all'imprenditore romano Fabio Quartieri e alcuni consiglieri comunali di opposizione, ha chiesto copia delle microspie presenti nell'ufficio del sindaco. Tra le registrazioni ottenute è emerso un video che mostrava Tidei in un rapporto sessuale con una donna, nonché un secondo video che lo ritraeva in una situazione simile con un'impiegata ministeriale. La diffusione di queste immagini ha comportato molte polemiche nella comunità locale.

La replica del sindaco

Di fronte all'emergere di queste rivelazioni, il sindaco Pietro Tidei si è difeso sostenendo al Corriere della Sera: "È chiaro che si tratta di una vendetta Politica.

Sono fatti privati che nulla avevano a che fare con l’inchiesta e dei quali non intendo parlare. Faccio politica da 53 anni, non accetto intromissioni nella mia sfera privata".

Pietro Tidei è una figura importante all'interno del Partito Democratico laziale, di cui è stato anche deputato, e la sua famiglia ha una lunga tradizione di impegno politico.

Sua figlia, Marietta Tidei, è stata deputata Dem e ora consigliera regionale del Lazio con Italia Viva.

L'origine della vicenda

La vicenda ha avuto origine da situazione del tutto slegata dai fatti: una denuncia fatta dallo stesso Pietro Tidei nei confronti del ristoratore locale Fabio Quartieri. Il sindaco ha accusato Quartieri, titolare dei ristoranti “L’isola del pescatore” e “Pino al mare” a Santa Severa (frazione di Santa Marinella), di aver tentato di corromperlo al fine di ottenere i permessi necessari per aprire un albergo nella sua struttura.

Questa denuncia ha portato all'avvio di un'indagine per corruzione, coinvolgendo anche alcuni consiglieri comunali e un esperto informatico, Roberto Angeletti.

Per raccogliere prove in questa indagine, la procura di Civitavecchia ha fatto installare delle telecamere nascoste all'interno degli uffici comunali e dell'aula consiliare. Tuttavia, quando uno degli indagati, Roberto Angeletti, ha chiesto come suo diritto l'acquisizione degli atti dell'accusa, i filmati compromettenti di Tidei sono stati inclusi in questi documenti. Angeletti avrebbe poi inviato questi video a terze persone in chat, dandone il via alla diffusione pubblica. Il Sindaco di Santa Marinella ha quindi denunciato Angeletti e altri per la diffusione dei video.

Relativamente all'inchiesta originaria il procuratore di Civitavecchia Roberto Savelli ha ipotizzato per Angeletti, oltre al reato di corruzione, anche quello di minaccia aggravata, richiedendone l'arresto. Nonostante questo, il Gip Giuseppe Coniglio ha successivamente respinto la richiesta di arresto nei confronti di Angeletti, sostenendo la mancanza di esigenze cautelari e che si trattasse di fatti di scarsa rilevanza economica.