Continuano le indagini sull'uccisione di Diarra Moussa, maliano di 26 anni, avvenuta a Verona presso la stazione Porta Nuova nella mattina di domenica. Il giovane, armato di coltello e in evidente stato di alterazione, si era scagliato contro una pattuglia di agenti della Polfer, inducendo uno di essi a sparare.

La Procura di Verona ha iscritto l'agente che ha sparato nel registro degli indagati, ipotizzando un eccesso colposo di legittima difesa. Le indagini mirano a stabilire se la reazione del poliziotto sia stata proporzionata alla minaccia.

Il Procuratore Raffaele Tito ha dichiarato che l'episodio appare collegato a un forte disagio sociale e psichico del giovane, anziché a un'attività criminale. L'agente ha collaborato alle indagini, descrivendo nel dettaglio i momenti che hanno preceduto lo sparo fatale.

Le reazioni

Il Procuratore Tito ha sottolineato l'importanza di valutare con attenzione la condotta dell'agente, soprattutto in termini di proporzionalità della difesa. L'iscrizione nel registro degli indagati, tuttavia, è un atto dovuto che non pregiudica il corso delle indagini.

Nel frattempo, l'europarlamentare ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi ha preso posizione sull'accaduto, esprimendo solidarietà all'agente coinvolto.

"Mi auguro che non subisca gravose e costose indagini sul suo operato", ha dichiarato.

Le prossime fasi dell'indagine

Le autorità sono attualmente in contatto con il Consolato del Mali per individuare i parenti del giovane in Italia. Intanto, gli inquirenti continuano a indagare sulle circostanze che hanno portato Diarra Moussa ad agire in modo così violento.

La ricostruzione dell'evento e l'analisi delle perizie future saranno cruciali per determinare se la reazione dell'agente sia stata conforme alle norme di sicurezza e di proporzionalità.

La ricostruzione del fatto

Il fatto di cronaca nera ha avuto inizio intorno alle 5 del mattino di domenica, quando Diarra Moussa ha aggredito dei vigili urbani impegnati in rilievi stradali.

Poi si è diretto verso la stazione, danneggiando la biglietteria e alcune automobili. È stato solo intorno alle 7 che la situazione è degenerata: l'uomo, armato di coltello, si è scagliato contro una pattuglia di polizia, inducendo un agente a sparare.

La polizia locale e la Questura hanno subito transennato l'area e avviato le indagini. Sul luogo sono intervenuti la Questora Rosaria Amato e il vicequestore Girolamo Lacquanti, insieme al comandante della Polizia Locale, Luigi Altamura. Nei prossimi giorni verranno fatte le perizie medico-legali e balistiche per stabilire con precisione il corso degli eventi e verificare il rispetto delle procedure da parte dell'agente.