Si sa che la prima parte del programma sarà dedicata, ed è quasi ovvio conoscendo Benigni, all’attualità quindi affronterà il tema delle primarie, il ritorno di Berlusconi nel campo della politica e del Governo tecnico. Dunque, tanta politica ma trattata con la solita ironia pungente che lo contraddistingue. Nella seconda parte invece Benigni si dedicherà alla Costituzione italiana e in particolare ai primi dodici articoli. Nel pubblico tanti giovani, questo è stato un desiderio di Benigni poiché è proprio ai giovani che si rivolge affinchè conoscano la Costituzione, perché i giovani sono il futuro.

Per scrivere un po’ di storia la Costituzione italiana è stata stilata il 27 dicembre del 1947, per entrare in vigore il primo gennaio del 1948. Ma già se ne discuteva nel 1946. In origine era composta da 139 articoli, di cui cinque sono stati abrogati, ed è divisa i tre parti: I principi fondamentali, ossia i primi dodici, diritti e doveri dei cittadini e ordinamento della Repubblica. I primi dodici principi saranno al centro del monologo di Benigni e sono quei principi inviolabili e che non possono essere in alcun modo modificati. Come il primo che afferma chel’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e che la sovranità appartiene al popolo, oppure l’articolo tre che descrive come tutti i cittadini abbiano pari dignità sociale e siano uguali di fronte alla legge.

Benigni affronterà questi dodici principi con il suo solito sarcasmo tascano che lo rende unico e amato dai telespettatori, parlando di uguaglianza, diritti, unità della nazione, di pace, di tutto ciò che oggi sembra dimenticato. Ci penserà lui a rispolverare la Costituzione per chi l’avesse dimenticata.